Brendan Brazier è un triatleta Ironman professionista e un’autorità leader nel campo delle diete performanti a base vegetale. Il suo viaggio verso il massimo delle prestazioni attraverso una dieta a base vegetale non è stato sempre facile, perciò ha voluto raccontarlo.
Brendan Brazier e la sua dieta a base vegetale, la storia
Nel 1990 il superatleta ha deciso di cominciare a prepararsi per l’Ironman. Per questo tipo di eventi, l’efficienza è fondamentale, in particolare il tempo di recupero dopo un allenamento.
C’è altrimenti il rischio di andare in sovrallenamento, le cui conseguenze sono piuttosto dolorose.
Onde evitare il sovrallenamento, il Brazier ha deciso di concentrarsi su un unico obiettivo, il recupero, cercando di capire quali fattori lo aiutassero a rimettersi in sesto più velocemente. Tra i vari elementi presi in considerazione, il cibo aveva una parte preponderante.
L’atleta canadese ha così testato diversi modi di mangiare: alto o basso contenuto di carboidrati, alto o basso contenuto di proteine, alto o basso contenuto di proteine e, infine, una dieta a base vegetale. Tutti questi tentativi sono andati a vuoto, finché non si è reso conto di aver approcciato il mondo vegetale in maniera errata. Brazier si riempiva infatti di amido raffinato di pasta e di pane, soddisfacendo il proprio fabbisogno calorico, ma tralasciando le esigenze nutrizionali. In altre parole, si stava nutrendo molto, ma male. All’appello mancavano vitamine, minerali, fitonutrienti, antiossidanti, proteine complete e grassi essenziali.
Dopo alcune ricerche è finalmente arrivato alla soluzione. Un frullato di lino, canapa, proteine di piselli, clorella, spinaci, cavoli, maca, enzimi e probiotici. Disgustoso ma funzionante. La sua fame era infatti soddisfatta così come le sue esigenze nutrizionali. Inoltre, il tempo di recupero si è ridotto e le sue prestazioni sono aumentate in termini di resistenza e velocità.
Dal frullato, Brazier ha avviato la propria carriera professionale come super atleta, gareggiando a tempo pieno dal ’98 al 2004, migliorando ovviamente il sapore del suo frullato.