La storia di Carlotta Ferlito: da Catania a Milano per inseguire il sogno olimpico

Un successo dopo l’altro, passando di ambito in ambito: questo è ciò che caratterizza la storia di Carlotta Ferlito. Ginnasta, star televisiva e ora influencer. A 25 anni la sua carriera ha già toccato vette altissime, ma nei suoi grandi occhi azzurri si legge chiaramente la voglia di continuare a stupire il suo pubblico.

La storia di Carlotta Ferlito

Carlotta Ferlito nasce a Catania nel Febbraio del 1995 e, circondata da una famiglia molto legata allo sport, inizia fin da piccolissima a praticare ginnastica artistica. Sotto la guida di Maurizio Ferullo (allenatore per cui Carlotta nutre una grande stima), muove i primi passi nello sport che le cambierà la vita ma ben presto si trova davanti ad una difficile scelta: lasciare casa e famiglia per trasferirsi a Milano o restare a Catania.

Milano era sicuramente più fornita a livello di palestre e di preparatori e, per i sogni che Carlotta nutriva, poteva rivelarsi la terra promessa. Seppur ancora giovanissima, a soli 12 anni Carlotta decide di cambiare vita e di trasferirsi subito. Due anni dopo, inizia ad allenarsi al Centro Tecnico Nazionale e a vivere con tutti i ginnasti che si allenavano con lei in un residence poco distante dalla palestra. La vita era diversa da quella di una normale ragazzina di quattordici anni e sicuramente più impegnativa: allenamento, scuola serale e vivere da soli. Nei momenti di sconforto però, il papà la aiutava stuzzicando la parte più forte di Carlotta: la tenacia. Racconta che

Certi giorni mi disperavo. Ma mio padre usava la psicologia inversa e diceva: va bene, fai le valigie vengo a prenderti domani mattina e ti porto a casa. E io: no! Voglio fare la ginnasta!

Le prime competizioni a cui partecipa dopo il trasferimento, il campionato italiano di serie A, vanno molto bene e la sua società inizia ad avvicinarsi ai punteggi della pluripremiata Brixia Brescia. Questi risultati portano Carlotta alla sua prima convocazione in squadra nazionale in un incontro amichevole tra Italia, Svizzera e Francia dove conquista subito il bronzo individuale. Nel 2009, partecipa poi alle Gymnasiadi di Doha dove con la squadra ottiene l’argento e individualmente arriva seconda alla trave.

I giochi olimpici giovanili di Singapore

Nel 2010, i risultati di Carlotta in campo nazionale e internazionale sono straordinari: agli Europei di Birmingham la squadra arriva terza e grazie alla sua finale individuale, Carlotta guadagna il pass per le olimpiadi giovanili di Singapore. Questa sarà l’occasione in cui la ginnasta metterà in scena la sua determinazione e il suo talento e dove gli occhi del campo internazionale punteranno su di lei.

La qualifica va per il meglio e Carlotta conquista la finale individuale all-around e tutte e quattro le finali di specialità con ottime posizioni. Il 19 Agosto, giorno della finale del concorso generale, la ginnasta azzurra termina la gara con il corpo libero e il momento in cui viene dichiarato il punteggio che le permette di salire sul terzo gradino del podio fa scoppiare in lacrime lei, il suo allenatore Paolo Bucci e l’Italia intera. Davanti a lei ci sono solo la cinese Tan Sixin e la futura pluri-medaglia olimpica Viktoria Komova.

La competizione prosegue nei giorni seguenti e Carlotta si fa trovare ancora pronta conquistando altre due medaglie: bronzo al volteggio e argento al suo attrezzo di punta, la trave, con un punteggio stellare di 14.850. In occasione di queste Olimpiadi giovanili Carlotta risulta l’atleta più medagliata di tutta la spedizione azzurra del CONI, ed è pronta ad entrare nella categoria senior con già alle spalle un palmares da sogno.

I primi anni nella categoria senior

Il debutto nella categoria delle “grandi” avviene nel 2011 e conta un successo dopo l’altro. In campo nazionale, la società per cui Carlotta gareggia (la GAL Lissone) ottiene il suo decimo scudetto. All’incontro internazionale di Jesolo tra USA, Russia e Italia, l’azzurra arriva quinta nel concorso generale battendo tutte le compagne italiane e tutte le avversarie russe. Ai campionati assoluti di Meda, Carlotta arriva seconda nel generale e prima sia alla trave che al corpo libero.

Nel 2011, inoltre, ai campionati europei di Berlino ottiene il quinto posto all-around (davanti a tutte le sue compagne) e con il punteggio di 14.500 vince la medaglia d’argento alla trave. Il campionato mondiale dello stesso anno, a Tokyo, si tinge di emozioni amare: le prime otto squadre si sarebbero qualificate per le Olimpiadi di Londra, ma per pochi decimi la squadra italiana ottiene il nono posto e la qualificazione viene rimandata al Test Event di Londra. Carlotta si qualifica 24esima (ultima posizione utile) per la finale all-around e la delusione nei confronti di sé stessa è tanta. Nella finale, però, darà mostra della sua tenacia e scalerà 10 posizioni concludendo 14esima con un super punteggio alla trave (14.600).

Nel 2012, al Test Event di Londra, le performance della squadra e di Carlotta sono ottime e arriva così la tanto agognata qualificazione olimpica. Nello stesso anno, con Carlotta la GAL vince nuovamente lo scudetto e agli europei di Bruxelles la squadra nazionale ottiene la medaglia di bronzo.

Ginnaste vite parallele

Durante i primi anni di Carlotta nella categoria senior, il canale televisivo MTV decide di iniziare le riprese di un docu-reality proprio nel centro tecnico federale di Milano per seguire le vite dei ginnasti della nazionale italiana fuori e dentro la palestra. Grazie alla sua spontaneità davanti alla telecamera e al suo essere completamente senza filtri, Carlotta diventa la “preferita” dei telespettatori in un batter d’occhio. Questo programma sarà destinato a cambiare per sempre la ginnastica artistica italiana e il volto di Carlotta. Racconta che

Io e le altre non capivamo niente delle dinamiche televisive. Vedevamo solo questi ragazzi che facevano le riprese ma non avevamo idea di cosa sarebbe venuto fuori. Poi all’improvviso c’era la gente che ci chiedeva gli autografi e i palazzetti pieni per vederci.

In effetti, è proprio così che andò: grazie al successo ottenuto dalle ragazze che partecipavano al reality e soprattutto da Carlotta, la ginnastica artistica rifiorì in quegli anni. Da quando iniziò ad andare in onda il programma, trovare i biglietti per le gare di serie A era quasi più difficile che trovarli per un concerto e i numeri delle nuove iscritte ai corsi di ginnastica schizzarono alle stelle. I boati che scoppiavano all’interno dei palazzetti ogni volta che lo speaker faceva il nome di Carlotta Ferlito sono la testimonianza di ciò che l’atleta ha significato per tutto il movimento della ginnastica.

Nonostante l’innegabile luce che il programma e Carlotta hanno portato a questo sport, le critiche non sono certo state poche. Anche alcune compagne di nazionale talvolta si sono schierate contro ad essi, dicendo che a causa della televisione gli allenamenti sarebbero stati compromessi. Le uniche risposte che l’atleta ha dato a queste “accuse” sono sempre state in campo gara, dimostrando che era più che capace di gestire entrambe le cose.

Le Olimpiadi

Nel 2012 Carlotta riesce a coronare il suo sogno e a sentirsi ripagata di tutti quei sacrifici fatti da quando era piccola e lontana da casa: arriva la convocazione per le Olimpiadi di Londra. Entra nel palazzetto il primo giorno di gara, quello della qualificazione, commossa e in lacrime e apre le Olimpiadi azzurre salendo per prima alle parallele. Esegue tutti e quattro gli esercizi in maniera ottimale, mostrando al pubblico e ai giudici la sua famosa artisticità e i migliori dei suoi sorrisi al corpo libero. La squadra si qualifica settima e mantiene la stessa posizione nella finale.

Carlotta conquista la finale individuale dove inizia alla sua amata trave ottenendo un signor punteggio (14.766), ma a causa di un piccolo errore al corpo libero sul triplo avvitamento finirà la gara al ventunesimo posto. A 17 anni, due finali olimpiche e nessuna caduta su nessun attrezzo dimostrano ancora una volta la caparbietà e la forza di questa ginnasta.

Quattro anni dopo, nel 2016, Carlotta viene nuovamente convocata per quella che è stata la sua terza Olimpiade (se contiamo anche i giochi giovanili) a Rio. Questa volta, grazie all’esperienza già vissuta a Londra, la mente è più lucida e fredda. La qualificazione va molto bene ai primi tre attrezzi, dove Carlotta presenta anche il doppio avvitamento al volteggio, ma alla trave sia lei che le compagne Erika Fasana e Vanessa Ferrari cadono. La squadra così ottiene solo il decimo posto e non si qualifica per la finale.

Carlotta riesce a guadagnarsi la finale individuale, dove si riscatta completamente concludendo la sua esperienza olimpica al dodicesimo posto e ottenendo il punteggio più alto della sua carriera alle parallele in campo internazionale.

Altri successi dentro e fuori la ginnastica

Nella sua storia, Carlotta Ferlito ha annoverato successi sia dentro la palestra che fuori. Oltre a quelli già menzionati ricordiamo anche:

  • Campionati Europei di Mosca, 2013: quarto posto alla trave.
  • Campionati del mondo di Anversa, 2013: quinto posto alla trave.
  • Coppa del mondo Francia/Stoccarda/Glasgow, 2013
  • American Cup, 2014
  • Campionati Europei di Montpellier, 2015
  • Campionati del mondo di Glasgow, 2015: quinto posto a squadre e qualificazione olimpica, 12esima all-around.
  • American cup, 2016
  • Universiadi di Napoli, 2019: oro al corpo libero.
  • Partecipazione al corpo di ballo del Festival di Sanremo, 2012
  • Madrina per i Nickelodeon Kids’ Choiche Awards a Los Angeles, 2013
  • Pubblicazione del suo primo libro “Cosa penso mentre volo”, 2013
  • Pubblicazione del secondo libro “Vola con me”, 2014
  • Vincitrice della categoria Sport Hero agli MTV Awards nel 2013 e nel 2014.
  • Pubblicazione del terzo libro “Carlotta Style”, 2015
  • Lancio della sua linea di body, 2016
  • Partecipazione a Dance, dance, dance (programma Fox), 2018

Nel corso della sua carriera Carlotta ha ricevuto moltissime critiche sia per il suo modo di vivere e condividere la ginnastica, sia per la sua presenza televisiva e sui social (non sempre viste di buon occhio). Niente di tutto questo però l’ha mai fermata o intimorita: ha proseguito per la sua strada inseguendo tutti i suoi sogni, con la stessa tenacia di quando a 12 anni ha salutato casa e famiglia ed è partita per Milano per diventare la stella che oggi tutti conosciamo.

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