La storia di Simone Biles: la ginnasta più forte di sempre

Paragonata più volte ai grandi sportivi della storia come Micheal Phelps o Jordan, preferisce che la si definisca semplicemente "la prima Simone Biles": qual è la storia della più grande ginnasta di sempre?

Inserita dal “Time” tra i 10 Millennials più influenti al mondo, Simone Biles è senza ombra di dubbio la ginnasta più forte della storia. Questa affermazione non è basata su pensieri soggettivi bensì su fatti oggettivi: 25 medaglie mondiali, 4 olimpiche (vinte tutte nella stessa edizione) e diversi elementi da lei inventati che portano il suo nome ne sono la prova.

Ma qual è la storia dietro a tutti questi successi?

La storia di Simone Biles

Simone Biles nasce nel 1997 a Colombus, in Ohio. Appena viene al mondo si trova costretta a dover affrontare una tra le più grandi difficoltà della sua vita: una madre che entra ed esce di prigione per abusi di alcool e droga.

L’affidamento e l’approdo alla ginnastica

A causa dell’inaffidabilità della madre, a soli 3 anni Simone e i suoi tre fratelli vengono affidati a diverse famiglie. Simone e la sua sorellina minore vengono in seguito adottate dai nonni, che le crescono in Texas sotto la guida di una grande fede cristiana.

Per sollevare la piccola Simone dai dolori della separazione da madre e fratelli, la nonna la iscrive a un corso di ginnastica artistica e quasi immediatamente Aimee Borman, l’allenatrice che la accompagnerà per quasi tutta la sua carriera fino al 2017, nota il suo talento. Inizia così un duro lavoro di preparazione fisica, tecnica e mentale volto a forgiare Simone nel corpo e nella mente.

simone biles piccola

Il debutto nel mondo delle competizioni avviene nel 2010, un po’ più tardi rispetto a quelle che saranno le sue compagne di nazionale, con la partecipazione ai Campionati Nazionali Juniores dove ottiene l’oro al corpo libero e il bronzo al volteggio. Il 2011 è però l’anno in cui Simone si fa notare dai direttori tecnici della nazionale, vincendo svariate medaglie in alcune tra le più importanti competizioni a livello nazionale. La sua allenatrice in merito al “ritardo” dell’entrata in nazionale di Simone dirà che:

Era forte, determinata, imparava in fretta, ma non era molto flessibile e non era in grado di controllare la sua potenza. Le serviva più allenamento.

Il 2012, ultimo anno nella categoria junior e primo anno in cui Simone entra a far parte della squadra nazionale, inizia con gli American Classic, competizione in cui Simone ottiene medaglie su tutti e quattro gli attrezzi e nell’individuale. Nella seconda competizione nazionale dello stesso anno, i Secret Classic, la ginnasta si impone ancora come protagonista a tutti gli effetti: grazie alla somma dei punteggi delle due gare diventa così campionessa nazionale al volteggio, si piazza terza nell’all-around e sesta negli altri attrezzi.

La carriera senior

Il 2013, anno di inizio della carriera senior, è l’anno in cui Simone mette la freccia e inizia a scalare l’olimpo sportivo. A tutte le competizioni nazionali di quell’anno vince medaglie su tutti gli attrezzi e nell’individuale, spesso staccando di molto i punteggi delle sue compagne. Ottiene la convocazione per i Mondiali di Anversa che saranno il suo debutto in campo internazionale. Grazie a un’ottima gara di qualifica, conquista 5 finali su 5 e torna a casa con 4 medaglie. Non male per essere la prima esperienza da senior.

Nel 2014, a causa di un risentimento alla spalla, salta qualche competizione nazionale e l’American Cup. Sia la sua allenatrice che Simone lasciano la palestra nella quale si allenava fin da piccina per spostarsi nella società da loro fondata dopo la vittoria ai mondiali (World Champion Centre). Al suo rientro in campo gara, Simone si fa trovare in piena forma fisica e propone nuovi esercizi ancora più spettacolari di prima: ancora una volta ottiene la convocazione in nazionale per i Mondiali di Nanning. Anche in questa occasione il bottino è ricco e Simone rientra dalla Cina con 4 ori e 1 argento.

Il 2015 è l’anno dei record. Vince tutte le competizioni a cui partecipa e diventa per la terza volta di seguito campionessa nazionale (prima di lei lo fece solo Kim Zmeskal negli anni ’90). Ai campionati mondiali di Glasgow si qualifica per 4 finali su 5 e ottiene 3 ori e 1 argento. L’oro nell’individuale (che riesce a vincere nonostante vari errori) la rende l’unica ginnasta nella storia a essere stata per 3 anni consecutivi campionessa del mondo. 10 ori in solo 3 anni la rendono anche l’atleta più medagliata di sempre. Ma questo era solo un assaggio.

simone biles medaglie

Rio 2016

Gli eventi che precedono le Olimpiadi di Rio continuano a vedere Simone Biles protagonista della storia del mondo ginnico. Ad ogni competizione il livello tecnico dei suoi esercizi si alza e presenta sempre nuovi elementi di altissima difficoltà. Per la quarta volta diventa campionessa nazionale, battendo il record che aveva eguagliato l’anno prima. Ai Trials per la convocazione olimpica cade due volte, ma vince comunque l’all-around e viene scelta per far parte della squadra nazionale.

Simone svolge degli esercizi impeccabili durante la gara di qualifica e conquista 5 finali su 6: vince l’oro con la squadra, l’oro individuale (staccando di 2 punti la seconda classificata), l’oro al volteggio e al corpo libero e il bronzo alla trave. Grazie a queste medaglie diventa ufficialmente la ginnasta americana (e mondiale) più medagliata di sempre. La supremazia di Simone rispetto alle altre ginnaste è riconosciuta globalmente e si sa che quando gareggia lei, si gioca per il secondo posto. Il commentatore americano Tim Dagget, durante la finale al corpo libero di Rio esprimerà questa consapevolezza comune dicendo:

È la festa di Simone e tutte le altre sono sue ospiti.

simone biles rio

Verso Tokyo

A seguito delle Olimpiadi di Rio, Simone è stata ferma per circa 18 mesi di meritato riposo dopo 4 anni di vittorie senza freni. Nel 2018, tuttavia, ha scelto di tornare in campo gara e con solo 6 mesi di allenamento alle spalle torna a vincere il titolo nazionale, staccando di più di sei punti la seconda classificata. Partecipa sempre in quell’anno ai Mondiali di Doha, dove si qualifica per tutte le finali e porta in gara nuovi esercizi sempre più difficili. Nella finale individuale nonostante due cadute vince per la quarta volta il titolo sbaragliando quello precedente della grande Svetlana Khorkina. Vince altre 5 medaglie, una per ogni attrezzo e quella di squadra.

Il 2019 si ripete più o meno allo stesso modo, soprattutto per quanto riguarda i Mondiali di Stoccarda: 5 medaglie su 6 e nuovo record di titoli individuali mondiali. Arriva a quota 25 medaglie mondiali di cui 19 oro. In occasione di questi mondiali diventa inoltre l’unica ginnasta ad aver superato i 60 punti nell’all-around per il ciclo 2016-2020.

La donna dei record, spesso considerata la nuova Nadia Comaneci (anche se lei preferisce definirsi “la prima Simone Biles”), si sta oggi allenando a pieno regime per arrivare a Tokyo al meglio della forma. Sui suoi social non è raro vedere video in cui prova qualche nuovo elemento mai azzardato da nessuno e la cosa più bella è che lo fa sempre accompagnando il tutto con una risata.

Oltre le medaglie

Simone Biles è e sarà ricordata nella storia come la ginnasta più medagliata di tutti i tempi, ma i suoi successi non concernono solo le vittorie di medaglie. Altri eventi importanti nella sua carriera sono stati:

  • Invenzione di 4 nuovi elementi inseriti nel codice dei punteggi della ginnastica e che portano il suo nome: 2 a corpo libero, 1 a volteggio e 1 a trave. Tutti hanno valori di difficoltà altissimi e quello assegnato allo tsukahara avvitato di uscita alla trave è stato a lungo discusso perché considerato troppo basso per l’effettiva difficoltà che propone.
  • Nel 2016 diventa ufficialmente atleta professionista.
  • Nel 2016 diventa sponsor ufficiale Nike.
  • Si unisce alle altre ragazze vittime di abusi nello lotta contro il fisioterapista della nazionale Larry Nassar.
  • Partecipa a “Dancing with the stars” nel 2017.

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