La storia di Lara Mori: la perseveranza dei veri campioni

Diventare un caposaldo della nazionale italiana ed essere una tra le ginnaste più stabili della squadra azzurra non è un'impresa da tutti i giorni: la storia di Lara Mori.

Venire sempre considerati come “non abbastanza” e finire per essere selezionati come riserve per tutte le maggiori competizioni nazionali in più anni consecutivi, avrebbe fatto perdere la forza di volontà a moltissimi atleti. C’è qualcuno però, che dalle situazioni di sfortuna e svantaggio riesce a tirare fuori ancora di più di quello che ha già offerto al suo sport: è questa la storia di Lara Mori.

La storia di Lara Mori

Lara Mori nasce a Montevarchi nel Luglio del 1998. Inizia a praticare ginnastica artistica fin da piccolissima nella società del suo paese, la Ginnica Giglio. sotto la guida dell’allenatrice che la accompagnerà per tutta la carriera Stefania Bucci.

La società compete in quegli anni nel campionato nazionale di Serie B e ben presto, Lara e le sue compagne di squadra iniziano a farsi notare e conquistano nel 2010 la promozione in serie A2. Lara ottiene così grazie ai suoi ottimi esercizi un posto tra le fila della Nazionale Juniores.

Gli esordi da junior

Tra il 2010 e il 2011 Lara partecipa a diversi incontri internazionali con la nazionale italiana junior dove, insieme alle sue compagne e individualmente, ottiene ottimi risultati che fanno ben auspicare per il futuro. Nel frattempo, in Italia, continua a svolgersi il campionato di serie A2 che vede la società Ginnica Giglio al comando della classifica con uno stacco importante rispetto alle altre squadre. Seppur ancora piccina, Lara è un caposaldo della squadra e i suoi punteggi sono fondamentali per ottenere la vittoria, che arriverà alla fine del 2011. La Giglio si sposta così tra le “grandi” in serie A1.

Nel 2012 Lara viene convocata per il prestigioso Trofeo internazionale di Jesolo, dove ottiene il secondo posto con la squadra e il sesto nell’individuale (seconda tra le italiane). Grazie a questa ottima prestazione e al valore degli esercizi presentati durante le gare in serie A, arriva subito la convocazione per gli Europei di Bruxelles, dove con la squadra nazionale otterrà l’argento. Pochi mesi dopo, ai Campionati Assoluti Italiani, nella finale a corpo libero Lara (ricordiamo ancora junior) sale sul podio dietro a Vanessa Ferrari.

Nell’ultimo anno da junior, Lara a causa di un recente intervento al ginocchio salta diverse competizioni nazionali ma a Luglio riesce a partire con le sue compagne di nazionale per gli EYOF di Utrecht. La squadra si classifica quinta e nella finale individuale Lara conquista un tredicesimo posto di tutto rispetto.

L’inizio della carriera senior

La carriera senior di Lara inizia nel 2014, due anni prima delle Olimpiadi di Rio. Tra 2014 e 2016 i successi che la ginnasta ottiene sono tantissimi sia in campo nazionale che in campo internazionale. Alla guida della sua storica Ginnica Giglio partecipa a tutte le tappe di serie A, garantendo alla sua squadra posizioni di rilievo nella classifica nazionale, non manca una convocazione per l’annuale Trofeo città di Jesolo e per svariate altre manifestazioni come Novara Cup e Campionati Assoluti. Diventa un punto fermo per la nazionale azzurra, che impara a poter contare su Lara in ogni tipo di situazione.

Le convocazioni da eterna riserva

La storia di Lara Mori è caratterizzata da una serie di mancate convocazioni per un soffio. Lara, grande lavoratrice, si è sempre fatta trovare pronta a ridosso di ogni competizione ma spesso purtroppo non ha ricevuto il riconoscimento che le spettava. Ciò che è stupefacente, però, è che in ognuna di queste occasioni, anche con la consapevolezza di non dover/poter gareggiare, l’azzurra non ha abbassato la guardia ne fisicamente ne mentalmente.

La prima convocazione da riserva avviene in occasione dei Mondiali di Nanning nel 2014. Giunta in Cina, nel giorno della gara di qualificazione la sua compagna Elisa Meneghini accusa dei forti dolori alla schiena che la fanno rinunciare alla competizione: Lara deve scendere pedana. Nonostante il poco preavviso, in gara mostra a tutti la sua incredibile tempra mentale e conclude gli esercizi in maniera impeccabile, aiutando la squadra a conquistare il quinto posto. Individualmente, si piazza dodicesima. Era partita da riserva.

L’anno seguente, nel 2015, la storia si ripete. I Mondiali di Glasgow sono quelli qualificanti per le olimpiadi e Lara viene per la seconda volta scelta come riserva. Poco prima di partire, però, viene cambiata la convocazione e Lara diventa parte della squadra ufficiale. Nuovamente però, è chiamata a farsi trovare pronta oltre le aspettative: nel mezzo della competizione la sua compagna Erika Fasana per un dolore al gomito deve rinunciare all’esercizio a parallele che viene quindi messo nelle mani di Lara. Ancora una volta, la sua concretezza e la sua stabilità faranno da jolly alla nazionale, che riesce così a ottenere la qualifica olimpica.

lara mori nanning

Nel 2016, lotta tutto l’anno per convincere il direttore tecnico nazionale Enrico Casella di meritarsi la convocazione olimpica (anche se dopo le prestazioni degli anni precedenti non sarebbe stato necessario sforzarsi). A seguito dei Campionati Italiani Assoluti, tuttavia, Casella comunica i nominativi della squadra e Lara è ancora una volta la riserva. La rabbia sia sua che della sua allenatrice fu tanta, ma non fermò la voglia di farcela della ginnasta che continuò ad allenarsi duramente per farsi trovare ancora una volta pronta in caso di necessità.

Il riscatto

Il 2017, anno più “morbido” per le ginnaste che si stanno riprendendo dalle fatiche della preparazione olimpica, non venne preso da Lara come tale. Guida la sua affezionatissima società Giglio nella vittoria dell’argento nel campionato di serie A, viene convocata per tutte le maggiori competizioni in nazionale di quell’anno (tra cui gli Europei) e conquista il posto in squadra per i Campionati del Mondo di Montréal.

In occasione di quei mondiali, finalmente vissuti da titolare su tutta la linea, Lara dà spettacolo: si qualifica per la finale all-around e per la finale a 8 a corpo libero. La gara termina con un dodicesimo posto sui 4 attrezzi e un magico sesto posto alla finale a corpo libero. Finalmente riesce a ottenere l’attenzione che si merita, finalmente entra davvero tra le grandi.

Dal 2018, Lara prende parte ad una grandissima quantità di competizioni internazionali diventando una delle ginnaste che ha ottenuto il maggior numero di convocazioni in nazionale. Ai Giochi del Mediterraneo vince l’oro all-around e l’oro al corpo libero. Ai Mondiali di Doha ottiene come l’anno precedente la finale all-around e ancora quella a 8 al corpo libero. Nel 2019, alle Universiadi di Napoli ottiene il bronzo con le compagne di squadra Carlotta Ferlito e Martina Rizzelli, e un argento nella finale a trave. Successi che valgono doppio se pensiamo a tutto quello che li ha preceduti.

lara mori ginnastica

Tokyo 2020/21

Lara non ha certo rinunciato al suo sogno a cinque cerchi. Dal 2019 sta partecipando infatti al circuito di gare di Coppe del Mondo, tramite le quali potrebbe qualificarsi individualmente ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il pass è solo uno per nazione e Lara se lo sta giocando con la veterana Vanessa Ferrari, senza però farsi intimidire minimamente. Al momento il comando è suo grazie a diversi ori ottenuti al corpo libero nelle ultime competizioni concesse prima della pandemia. Dice che:

Questo obiettivo mi tiene viva in un periodo così delicato. Era ed è ancora il mio punto di arrivo.

Lara è un grande esempio di perseveranza, sacrificio, dedizione e passione. Non è sempre facile riuscire a non mollare quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, ma i campioni veri si riconoscono da come reagiscono alla vita e Lara non può che essere considerata una campionessa con la C maiuscola.

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