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Saúl Alvarez, soprannominato Canelo, è un fenomeno della Boxe in grado di laurearsi campione mondiale in quattro categorie differenti. Il Messicano, classe 1990, è uno dei migliori pugili dell’era moderna. Scopriamo insieme la sua storia.
La storia di Canelo Alvarez
Pur essendo nato a Guadalajara (Messico), Alvarez è residente a Juanacatlán da quando aveva cinque anni.
È il minore di otto figli: tutti e sette i maschi sono diventati pugili professionisti. Fin da piccolo viene soprannominato Canelo (in italiano Cannella), un nomignolo tipico per i bambini messicani con i capelli rossi.
È un picchiatore. Ama follemente la sua terra e dimostra quotidianamente il suo amore verso la patria.
Fa dell’etica lavorativa il suo punto di forza: per lui è l’allenamento la chiave dei suoi successi. Per lui l’unico obiettivo è la gloria: non gli interessano i soldi (che ha già in abbondanza), ma un posto nella storia dello sport.
È diventato un professionista a soli 15 anni: il suo incredibile talento gli impediva di trovare avversari che potessero metterlo in difficoltà. A livello dilettantistico ha raccolto 44 successi, a fronte di sole 2 sconfitte. Tra i suoi maggiori successi vanno sottolineati la medaglia d’argento ai campionati giovanili messicani del 2004 e la medaglia d’oro l’anno successivo.
Canelo Alvarez e i primi anni da professionista
Saul si mise subito in mostra, attirando su di sé l’attenzione dell’intero panorama pugilistico e finendo sotto l’ala della prestigiosa Golden Boy Promotions. Il primo grande successo lo si ebbe nel 2011 quando si laureò Campione del Mondo dei pesi superwelter: decisiva la vittoria su Matthew Hatton per decisione unanime. Nella categoria superwelter Alvarez si confermò imbattibile: il 5 maggio del 2012, batté in maniera netta un futuro hall of fame boxer come Shane Mosley, difendendo il titolo WBC dei pesi superwelter per la quarta volta.
Ottenuto nell’aprile 2013 anche il titolo WBA dei pesi superwelter, decise di sfidare Floyd Mayweather Jr, famoso per la sua imbattibilità. Tuttavia in quella sfida arrivò la prima delusione in carriera per il messicano: a Las Vegas Canelo subì una netta sconfitta. Quel KO fu però da stimolo per Alvarez per continuare a migliorare: da quell’incontro incanalò una serie impressionante di vittorie, alcune anche contro avversari più quotati.
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L’accordo con Dazn e i ripetuti successi
Il 2018 fu un anno ricco di soddisfazioni per Canelo. A dicembre, laureandosi campione del mondo WBA dei supermedi battendo l’inglese Rocky Fielding, riuscì nell’impresa di conquistare il titolo mondiale in tutte le categorie da lui disputate (dopo quelle dei superwelter e dei medi). Nel 2018 avvenne anche la rivincita, dopo la parità del loro primo scontro, contro Gennadiv Golovkin. Con la vittoria del match Canelo conquistò il titolo WBA. Tra i due è nota la grande rivalità, tanto che molti tifosi invocano una terza sfida, per stabilire con certezza chi sia il più forte.
In quell’anno Alvarez fu molto chiacchierato anche per via del prestigioso contratto firmato con la rete televisiva DAZN. L’accordo, sulla base di 365 milioni, consisteva nel fatto che la piattaforma streaming si sarebbe assicurata l’esclusiva nel trasmettere i successivi undici incontri della stella messicana. L’enorme cifra rappresenta il più ricco contratto della storia dello sport per un atleta.
Nel 2019 il nome di Canelo entrò sempre di più nella leggenda. Decise di salire due volte di categoria e all’Mgm Grand Garden Arena di Las Vegas riuscì a conquistare il titolo di campione del mondo dei pesi mediomassimi battendo per ko all’11a ripresa il russo Sergey Kovalev. Quello fu il quarto titolo mondiale in quattro categorie diverse. Con quella vittoria Alvarez si dimostrò un vero dominatore della disciplina: in quel momento fu contemporaneamente detentore del il titolo in tre categorie di peso differenti (Wba, Wbo, Wbc, Ibf dei pesi medi e Wba dei supermedi). Al termine dell’incontrò dichiarò ai suoi tifosi:
Non è che un altro passo avanti della mia carriera. Vi chiedo di avere pazienza, perché Canelo farà la storia. Ve lo garantisco.
Il 2020 e i progetti futuri
Nel corso del 2020, anno condizionato dalla pandemia di Coronavirus, Canelo ha disputato solo un match. A San Antonio, il 19 dicembre, ha affrontato Callum Smith, imbattuto al momento dell’incontro e detentore della cintura WBA. I due pugili si sono dati battaglia per il Mondiale WBA e WBC dei pesi supermedi. Nonostante la grande attesa, lo scontro è stato a senso unico. Canelo, nonostante lo stop di 13 mesi, si è presentato al massimo della forma ottenendo la vittoria all’unaminità. Come sempre Alvarez ha dimostrato una grande personalità anche di fronte ai microfoni, ribadendo la sua fame di gloria sportiva:
Ho fatto un grande lavoro dopo 13 mesi senza combattere contro un ottimo pugile come Smith. Ringrazio la gente che è qui e mi dà un grande appoggio. Questa è l’era di Canelo. Ho dimostrato forza, rapidità, senso della distanza. Ho fatto il mio lavoro. Smith è molto forte, lo rispetto tanto. Ma se sono il miglior pugile pound for pound, c’è una ragione…
Nel 2021 Canelo non ha intenzione di riposare. Il campione ha deciso che combatterà esclusivamente al limite delle 168 libbre nel suo prossimo futuro. Questa decisione è stata accompagnata dall’ufficialità del suo abbandono del titolo mondiale WBA “super” dei pesi medi. Ora il focus è riunificare le cinture dei supermedi. Il primo evento in calendario sarà la difesa obbligatoria del titolo WBC con lo sfidante ufficiale Avni Yildrim, che dovrebbe avvenire nel primo trimestre dell’anno. Inoltre uno dei suoi obiettivi è anche quello di poter tornare a combattere nella sua città natale, evento che gli manca dal 2011.
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