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Ci stiamo avvicinando alla 36ª edizione dell’America’s Cup, la competizione più antica – e tutt’ora in uso – della storia dello sport. Nelle acque della Nuova Zelanda figura anche Luna Rossa, ripercorriamo la storia della barca a vela italiana.
La storia di Luna Rossa
Nasce tutto dall’idea dell’armatore Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada, di gareggiare all’America’s Cup. E, nella notte tra il 3 e il 4 febbraio 1997, lo studio dell’architetto navale German Frérs si fa teatro di questa iniziativa.
A Milano, l’ad di Prada ingaggia tre uomini chiave per portare a compimento il suo progetto: Doug Peterson, Torben Grael e Francesco de Angelis. Come base italiana il team sceglie Punta Ala, una località Toscana presso Castiglione della Pescaia, per affinità con le condizioni del mare e del vento presenti nel Golfo di Hauraki in Nuova Zelanda, scenario della competizione.
Dopo una fase di progettazione durata circa due anni, il 5 maggio 1999 – a Grosseto – prende vita il primo scafo ITA 45. Il nome scelto per il nuovo scafo (e, a seguire, per tutti quelli successivi) prende il nome di Luna Rossa. La storia racconta che sia stato proprio Patrizio Bertelli ad ideare il nome di Luna Rossa vedendo sorgere una grossa luna rossastra in una notte d’estate.
Un esordio da incorniciare
Luna Rossa si presenta alle selezioni per l’America’s Cup 2000 nel migliore dei modi. Il team vince infatti tutte e dieci le prime regate, chiudendo in testa il primo round robin. La squadra approda in semifinale con altri cinque team. Qui, dopo la prima sconfitta, arrivano 7 vittorie di fila che la piazzano al secondo posto della classifica. Luna Rossa approda quindi in finale contro la barca di Paul Cayard, l’America One USA 61. In una finale avvincente, disputata al meglio delle nove gare, le due fazioni si danno battaglia fino ad arrivare all’ultima regata sul punteggio di 4 a 4. Il 6 febbraio, Luna Rossa parte e chiude la gara in testa di 49″, conquistando l’America’s Cup.
Un triennio buio
Il Team Prada, forte del successo ottenuto all’esordio, si prepara ad affrontare il Black Magic – team neozelandese di Russell Couts – nelle regate della 30ª America’s Cup del 2000. A discapito di qualche indiscrezione trapelata a proposito della probabile inefficienza dello scafo neozelandese, il Black Magic sovrasta Luna Rossa in tutte e cinque le regate disputate. Nonostante la clamorosa sconfitta, il bilancio d’esordio del team italiano è più che positivo. Infatti, nella primavera del 2000, la squadra cresce ulteriormente a livello internazionale.
Uscendo alla semifinali contro il team americano OneWorld Challenge USA 67, il team italiano perde anche la Louis Vuitton Cup del 2002, che verrà vinta dal nuovo team svizzero Alinghi.
Valencia 2007-2010
In seguito alla vittoria di Alinghi, capitanata dall’ex rivale neozelandese Russell Couts, Luna Rossa si prepara ad affrontare la prossima competizione con l’ingresso di un secondo socio finanziario: il gruppo Telecom Italia affianca quindi Prada sullo scafo italiano.
Il team italiano mostra subito i miglioramenti effettuati e giunge terzo ai Round Robin dell’America’s Cup di Valencia, qualificandosi alle semifinali. Grazie alla strabiliante prova di forza sul team di San Francisco Oracle, nettamente favorito, Luna Rossa approda in finale accompagnata da un senso di ottimismo. Qui però, lo scafo sfidante neozelandese dimostra la sua netta superiorità, spazzando via il team toscano con un netto 5 a 0.
Subito dopo la fine della 32ª America’s Cup di Valencia 2007, il patron Patrizio Bertelli comunica che Luna Rossa non avrebbe partecipato all’edizione successiva. Nonostante un pronto ripensamento da parte dell’imprenditore italiano, la trentatreesima edizione (di nuovo a Valencia) – vinta da Oracle – non vide la partecipazione del team italiano.
Torno, sparisco e ritorno
Dopo essersi qualificata alla Louis Vuitton Cup, Luna Rossa, TNZ e la nuova squadra svedese Artemis si presentarono nelle acque dalla baia di San Francisco. Dopo aver agevolmente superato l’ostacolo svedese, il team di Bertelli soccombe sotto i colpi dei neozelandesi, i quali approdano in finale. I “kiwi” persero l’America’s Cup di San Francisco 2013 per 9-8, dopo essere stati in vantaggio per 8-1.
Il 3 aprile 2015, il Patron Bertelli annuncia che a seguito del cambio di regolamento che fissa una nuova classe composta da imbarcazioni più piccole, Luna Rossa non prenderà parte all’edizione 2017 dell’America’s Cup.
Luna Rossa è tornata in acqua per l’America’s Cup 2021 con il nuovo monoscafo AC75. Uno scafo di oltre 22 metri che ha una maggiore manovrabilità rispetto ai classici catamarani, al fine di rendere più godibile lo spettacolo. Alla Prada Cup (prima Louis Vuitton) che avrà luogo tra gennaio e febbraio 2021, Luna Rossa, American Magic e Ineos si contenderanno la possibilità di affrontare i campioni in carica neozelandesi all’America’s Cup di Auckland nel marzo 2021.
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