Argomenti trattati
Scopriamo chi è Nirmal Purja, l’alpinista nepalese, ed ex membro delle squadre speciali inglesi, divenuto celebre nel 2019 per aver portato a termine la Project Possible 14×7, ossia la scalata di tutte le quattordici montagne di 8000m, il tutto in meno di sei mesi.
Chi è Nirmal Purja
Purja è nato il 25 Luglio 1983, in Nepal, nell’area del Dhaulagiri. Cresciuto nell’area pianeggiante di Chitwan, compiuti 18 anni realizzò il sogno di seguire le orme del padre, ossia entrare a far parte della Brigata Gurkha, corpo di élite del British Army.
Punto di svolta avvenne nel 2009 con l’entrata nel corpo scelto della British Royal Navy, lo Special Boat Service, che gli permise di entrare in contatto con l’alpinismo, la passione che gli cambierà la vita. Nel 2018 decise infatti di lasciare il servizio militare, per dedicarsi completamente a questa attività in modo professionistico.
L’alpinismo e l’impresa del 2019
Gli otto anni trascorsi con lo Special Boat Service sono stati determinanti per la crescita di Purja, grazie ad un addestramento che lo ha reso specialista del combattimento in montagna e un’abitudine ad agire in contesti freddi e difficili, che gli ha permesso di acquisire una capacità di problem solving e una grande forza mentale.
Prima di dedicarsi interamente all’alpinismo dal 2018, Nirmal ha comunque praticato questa passione che ne divenne per lui un vero e proprio passatempo. Nel 2012, dopo aver intrapreso un percorso alle pendici dell’Everest, riuscì a raggiungere la cima del Lobuche East, facile Seimila della del ghiacciaio Khumbu. Il primo Ottomila lo conquistò nel 2014, quando riuscì a realizzare la scalata del Dhaulagiri.
Nel suo cuore era però rimasta la vista, di un paio di anni prima, della montagna più alta del mondo. Decise di raggiungere la cima dell’Everest sia nel 2016 (dove soccorse anche un alpinista infortunatosi a quota ottomila metri) sia nel 2017 (per celebrare i duecento anni di servizio alla corona britannica). Proprio in questa seconda occasione, dopo aver raggiunto la vetta, decise di completare le scalate anche del Lhotse e del Makalu. Realizzando il tutto in soli cinque giorni, registrò un vero e proprio record nella storia dell’alpinismo.
Tuttavia Purja non aveva ancora finito di scrivere la storia, anzi aveva appena iniziato. Nel 2019 decise di presentare un progetto mai realizzato prima di allora: scalare tutte le quattordici montagne di ottomila metri in soli sette mesi.
Denominato Project Possible, l’alpinista diede il via al suo progetto il 23 aprile 2019 raggiungendo la prima cima, quella dell’Annapurna (8091 m). Completò l’impresa in 189 giorni, ovvero 6 mesi e 6 giorni, quando il 29 ottobre 2019 arrivò in vetta allo Shisha Pangma (8013 m).
LEGGI ANCHE: La storia dell’arrampicata sportiva: dall’origine alpina ai giochi olimpici
L’uomo dei record: la scalata invernale del K2 e non solo
Due anni dopo aver portato a termine il progetto possibile, è ritornato a far parlare di sé. Il 16 Gennaio 2021 ha realizzato la prima scalata invernale del K2. L’ennesima impresa, ottenuta insieme ad altri nove alpinisti del Nepal, è avvenuta senza bombole d’ossigeno. Al termine di essa ha così dichiarato:
Il K2 invernale è stato una sfida bestiale. Credo fermamente che un’impresa di tale calibro non sia possibile se non hai un obiettivo o se è animata solo alla tua gloria personale.
L’ex soldato della brigata Gurkha è quindi un vero e proprio uomo dei record. Vediamone alcuni, insieme a qualche curiosità:
- Il più veloce a scalare tutti e 14 gli Ottomila: 6 mesi e 6 giorni.
- Più veloce nella scalata dei 5 Ottomila più alti al mondo: 70 giorni.
- È il più veloce a realizzare la tripletta composta da Everest, Lhotse e Makalu: 48 ore e 30 minuti.
- Più veloce nella salita dei 5 Ottomila del Pakistan: 23 giorni.
- È colui che detiene il numero più alto di Ottomila scalati in una sola stagione, i 6 raggiunti tra aprile e maggio 2019: 31 giorni.
- Il suo profilo Instagram @nimsdai vanta oltre 350mila followers e foto/video in esclusiva delle sue imprese
- È descritto da tutti come un tipo autentico, che non fa giri di parole e parla senza remore (usando spesso un linguaggio colloquiale)
- Nel 2020 ha pubblicato il libro Oltre il possibile. Un soldato, quattordici vette. La mia vita nella zona della morte
LEGGI ANCHE: Come allenarsi per andare a fare sport in montagna