La storia di Dina e Arina Averina: le gemelle stelle della ginnastica

Ripercorriamo la storia Dina e Arina Averina, le due sorelle gemelle pluricampionesse di ginnastica artistica che dopo anni all’ombra delle compagne russe più rinomate, sono diventate le star della propria nazionale.

La storia di Dina e Arina Averina

Dina e Arina sono nate il 13 Agosto a Zavolzhye, una piccola città nella regione di Nizhnij Novgorod.

Nonostante la famiglia preferisse una loro carriera nel mondo della danza, le due sorelle iniziarono a praticare ginnastica artistica a soli quattro anni.

A quattordici anni decisero di trasferirsi a Mosca per essere allenate da Vera Shatalina, dopo che in precedenza il loro allenatore era stato Larisa Belova. I primi allenamenti furono molto emozionanti, perché le due giovani ragazze dovettero confrontarsi con campionesse mondiali in un training camp in Croazia. Nonostante ciò entrambe ricordano quei momenti come una grande opportunità. Una delle difficoltà per le sorelle fu l’altezza di 140 cm: venne fatto un lavoro ad hoc per riuscire a raggiungere i 160 cm.

Nel 2014 entrambe ottennero le prime soddisfazioni: prima Dina vinse il Campionato di Mosca, poi Arina ottenne l’oro al Grand Prix di Holon. Ai Mondiali 2017 arrivò la definitiva consacrazione nella storia della ginnastica artistica con altre medaglie d’oro. Prima del 2021 le due hanno vinto 17 ori (13 ori per Dina, 4 per Arina). Questa disparità ha inizialmente causato gelosia e tristezza in Arina, ma col tempo le due hanno imparato a volersi bene aldilà dei risultati sportivi.

Gemelle si, ma non uguali

Nonostante la profonda amicizia che le lega, le due sorelle sono molto diverse dal punto di vista caratteriale. Arina è più gentile e tollerante, mentre Dina ha una personalità forte e seria. Anche nella ginnastica differiscono nelle specialità: Dina eccelle nel cerchio e nelle clavette, Arina invece con la palla e il nastro.

I dissidi dati dalla disparità di successo si sono dissipati completamente durante la quarantena nel 2020. Puzzle, collage, disegni e anche un alberello: nel periodo più difficile della loro vita le due sorelle sono diventate più unite che mai, riuscendo a superare la paura e la noia di quelle giornate così strane. Dina ha anche affermato che le due sono diventate inseparabili anche nei discorsi, potendo contare l’una sull’altra anche per i segreti più inconfessabili.

La loro routine di lavoro non è cambiata di una virgola: un controllo medico e le corrette disposizioni sanitarie hanno sempre permesso alle sorelle di poter andare al palazzetto a continuare i loro allenamenti, in attesa di poter realizzare il sogno olimpico.

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  • Bella la storia ma chi l'ha creata ne dovrebbe sapere di più sullo sport perchè loro fanno ginnastica ritmica non artistica✨

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