Ha iniziato a sciare fin da piccolo e non ha nessuna intenzione di fermarsi, vediamo chi è Dominik Paris, lo sciatore italiano con il cuore heavy metal. Il trentenne altoatesino è infatti il front-man dei Rise of Voltage, la sua band heavy metal.
Nato a Merano, in provincia di Bolzano, Dominik muove i suoi primi passi nella neve vincendo per due volte il Trofeo Topolino e raccogliendo altri ottimi piazzamenti. Grazie a questi risultati, all’età di 15 anni, si guadagna un posto nella squadra zonale dell’Alto Adige e disputa le sue prime gare FIS.
Entrato nel mondo del lavoro, comincia a trascurare gli sci in favore dei soldi e della vita da adolescente. Viene riammesso nella zonale altoatesina dopo aver “espiato le sue colpe” trascorrendo 100 giorni in una fattoria svizzera. Quindi, nel 2007 esordisce in Coppa Europa, mentre l’anno successivo debutta in Coppa del Mondo. I primi risultati importanti della sua carriera da professionista arrivano nella primavera successiva. Paris, infatti, conquista tre medaglie ai Mondiali juniores di Garmisch-Partenkirchen. Nell’agosto 2009 ottiene i suoi primi punti in Coppa del Mondo, piazzandosi ventiseiesimo nella supercombinata di Beaver Creek. Nel 2001, inoltre, conquista il primo podio della sua carriera nella discesa a Chamonix.
Il 29 dicembre 2012 diventa il secondo italiano nella storia a vincere sulla difficilissima Streif di Kitzbuhel. Nella stagione successiva inizia a far scrivere il suo nome anche nel supergigante, conquistando il primo podio a Lake Louise e la prima vittoria a Kitzbuhel il 23 gennaio. Nel 2017 bissa il risultato sulla Streif, riscrivendo la storia dello sci italiano.
Dopo aver iniziato alla grande la stagione 2018-2019, grazie alle vittorie raccolte sulla pista Stelvio di Bormio e – nuovamente – in Austria, ai Mondiali di Are del 2019 conquista un’importante medaglia d’oro nel supergigante. Con la vittoria del 3 marzo 2019, supera definitivamente il record di vittorie in Coppa del Mondo di Kristian Ghedina.
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Il 27 e 28 dicembre 2019 Paris vince per la quinta volta sulla pista Stelvio di Bormio, diventando il primo sciatore a riuscire in una simile impresa. A gennaio 2020, contro ogni pronostico, chiude al secondo posto la discesa libera di Wengen, lasciandosi aperta la porta per il primo posto. Purtroppo però, pochi giorni dopo – in seguito ad una caduta in allenamento – rimedia un infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio e una frattura alla testa del perone. L’infortunio mette fine alla sua stagione con molti mesi di anticipo e condiziona anche l’inizio della stagione successiva.
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