Sabrina Simader è entrata nella storia dello sci internazionale con la sua partecipazione ai Mondiali di Cortina 2021. Questo perché lei è la prima sciatrice professionista della storia del Kenya, che per permetterle di rappresentare la nazionale alla manifestazione ha deciso di creare una federazione di sci solo per lei.
La sua storia ha appassionato molti italiani, che delusi dalla mancanza di Sofia Goggia, hanno trovato in lei un’atleta per cui fare il tifo.
Sabrina è nata il 13 Aprile 1998 in Kenya. A tre anni si è trasferita in Austria e grazie al compagno della madre che lavorava in uno ski-lift ha cominciato ad appassionarsi alla neve e al suo mondo. Il suo è stato un amore graduale, dato che il primo impatto non è stato nulla di fuori dal normale. D’altro canto in Kenya la pratica dello sci non esiste ed è un qualcosa completamente fuori dalla loro cultura.
Nel 2012, quando aveva solo quindici anni, perse il padre a cui però promise che avrebbe partecipato a un grande evento sciistico e lo avrebbe fatto sotto la bandiera del Kenya.
Riuscire in questa impresa è stato tutt’altro che semplice dato che lo sci è uno sport costoso sia a livello di iscrizioni che di attrezzature. Inoltre la Simader ha dovuto sudare parecchio per convincere il proprio Paese a creare una federazione di sci che ruotasse praticamente solo attorno a lei.
Tuttavia, nonostante queste difficoltà, Sabrina è riuscita a realizzare il suo sogno. Nel 2016 ha rappresentato il Kenya alle Olimpiadi invernali della gioventù in Norvegia. Due anni dopo invece è riuscita a partecipare ai Giochi Olimpici in Corea del Sud, diventando la prima keniota a partecipare a una gara di sci in tale manifestazione.
Quella di Cortina 2021 non è la prima partecipazione a un mondiale, dato che nel 2017 aveva già preso parte a quelli di St. Moritz. Una gara che fu sfortunata, anche per via dell’infortunio che aveva accusato nei mesi prima, che la vide chiudere all’ultimo posto.
Dopo aver preso parte alla rassegna italiana, la Simader ha ben chiari i suoi obiettivi per il futuro:
Beijing 2022. Tutti i miei sforzi adesso saranno concentrati sulle prossime Olimpiadi invernali: voglio arrivarci più in forma e veloce che mai, ce la metterò tutta per migliorare nella tecnica. Se c’è una cosa che lo sci ti insegna è proprio questa: non mollare mai.
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