Schwazer, la Wada non ci sta: “Prove schiaccianti”

L'Agenzia mondiale antidoping risponde alla sentenza di assoluzione del marciatore.

Non è andata affatto giù alla Wada, l’Agenzia mondiale antidoping, la sentenza del Gip del Tribunale di Bolzano che ha archiviato il caso legato ad Alex Schwazer, stabilendo che il marciatore altoatesino “non ha commesso il fatto”.

Tramite nota ufficiale, infatti, la World Anti-Doping Agency è passata al contrattacco definendosi “inorridita e preoccupata per le molteplici accuse sconsiderate e infondate fatte dal giudice contro l’organizzazione ed altre parti coinvolte in questo caso”.

“Nel corso del procedimento – si legge ancora nella nota -, la Wada ha fornito prove schiaccianti che sono state confermate da esperti indipendenti e che il giudice ha respinto a favore di teorie infondate. L’Agenzia sostiene tutte le prove fornite e respinge con la massima fermezza le critiche diffamatorie contenute nella decisione”.

“Una volta che le motivazioni saranno state analizzate, la Wada prenderà in considerazione tutte le opzioni disponibili, comprese azioni legali” sentenzia poi l’Agenzia mondiale antidoping.

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