Modena cerca riscatto sabato contro la Power Volley Milano nella partita valida per i Playoff per il quinto posto della SuperLega 2021. Dopo le sconfitte contro Ravenna e Piacenza, gli emiliani affrontano i meneghini: “Le prime due partite le abbiamo giocate con due squadre che hanno un gioco molto diverso.
La sconfitta con Ravenna al tiebreak ci ha lasciato qualche rimpianto, con una prestazione leggermente migliore avremmo potuto vincere. Con Piacenza abbiamo giocato contro giocatori molto forti e infatti ci hanno messo in difficoltà, in campo si è visto nettamente il divario tecnico”.
“Contro Milano sarà una partita simile, perché la Power Volley sta giocando con tutti i titolari e molto bene. Queste partite sono esperienze che dobbiamo far fare a determinati giocatori perché anche loro devono capire quanto gli manca per raggiungere questo livello. Finora si sono allenati e sono cresciuti nella fase di allenamento, hanno vissuto determinate partite dalla panchina e ora giocano da titolari: è un modo diverso di stare in campo. Fa parte anche questo dell’apprendimento, non bisogna abbattersi e noi scenderemo sempre in campo per vincere, al di là delle differenze tecniche”.
“Sanguinetti e Rinaldi? Hanno affrontato due percorsi molto diversi. Giovanni (Sanguinetti ndr) fino alla scorsa stagione era in forza alla serie B e svolgeva degli allenamenti con la prima squadra. Quest’anno è aggregato alla serie A ed è cresciuto tanto fisicamente, ha imparato a stare a livello durante gli allenamenti e ora sta affrontando l’esperienza della partita, prima con Civitanova e poi da titolare nei Playoff Challenge. Siamo molto contenti di ciò che sta facendo e del suo percorso, è chiaro che nell’ultima partita ha avuto tante difficoltà, ma è alle sue prime esperienze contro giocatori di alto livello, ha i mezzi fisici e le capacità per migliorarsi e, con il giusto percorso, può raggiungere un ottimo livello”.
“Rinaldi ha un bagaglio di esperienze diverso, si è aggregato alla prima squadra già lo scorso anno e ha partecipato anche all’Europeo U20 la scorsa estate. Ha molto potenziale, ma è chiaro che giocare a questo livello non è semplice. Deve crescere ancora fisicamente, inoltre quest’anno è stato sfortunato con tanti stop importanti, e a questa età la preparazione fisica conta tanto. Anche per lui queste condizioni di gioco sono stimolanti e lo aiutano a capire quale percorso affrontare e dove lavorare per poter giocare ad alti livelli. Per questi ragazzi non deve contare tanto il risultato quanto stare in campo e imparare a gestire le situazioni che si creano durante le partite”.