Dieci casi di positività per la nazionale italiana di hockey su ghiaccio. Sette giocatori, un membro del coaching staff e due membri dello staff di supporto alla squadra sono infatti risultati postivi al Covid-19. “La situazione è indubbiamente delicata e non riusciamo a capacitarci di come il virus sia potuto entrare nella squadra quello che è certo è che stiamo facendo tutto il possibile per essere in grado di partire per il Mondiale Top Division.
La partecipazione al torneo iridato ce la siamo guadagnata sul campo, e vogliamo onorare questo impegno sino in fondo rispettando i valori dello sport”, ha commentato, così, Stefan Zisser, direttore sportivo delle squadre nazionali.
Da oggi tutto il gruppo nazionale è entrato nella così detta “bolla”, nella quale verranno rispettati i protocolli di sicurezza Covid-19 stabiliti dalla IIHF che prevedono test PCR ogni 48 ore.
Per far fronte alle difficoltà dovute al Covid-19, sono state fatte delle convocazioni aggiuntive rispetto a quelle originarie: il portiere Jake Smith, gli attaccanti Leonardo Felicetti e Simone Dadiè, il difensore Peter Spornberger, il terzino Stefano Marchetti si aggiungeranno al gruppo azzuro. Inoltre, Florian Keinz, video-coach degli Adler Mannheim, è stato chiamato a “rinforzare” lo staff tecnico.
La Nazionale partirà per Riga, città in cui si terrà il Mondiale Top Division, il 16 maggio e giocherà la prima partita il 21 maggio contro la Germania, per poi affrontare, nei giorni seguenti, Norvegia, Lettonia, Finlandia, Kazakhstan, Canada e Stati Uniti.
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