Una notizia clamorosa squarcia il cielo di Tokyo. A causa dell’impennata di contagi di Covid-19 registrata in Giappone, l’accesso allo stadio in occasione della XXXII edizione dei Giochi Olimpici verrà interdetto ai tifosi. Gli spalti degli stadi, in altre parole, resteranno tristemente vuoi.
Tokyo 2020: le prime Olimpiadi senza spettatori.
Tokyo 2020 saranno le prime Olimpiadi senza tifosi
Prenderanno il via il 23 luglio i Giochi Olimpici di Tokyo, e lo faranno senza tifosi sugli spalti. È di oggi (giovedì 8 luglio) la decisione presa di comune accordo dal CIO (il Comitato Olimpico) ed il governo nipponico.
Troppo frenetica, in questo senso, l’ascesa dei casi di Covid-19. A spaventare, soprattutto, la velocità con la quale si sta diffondendo la variante indiana. Una variante – anche noi europei lo sappiamo bene – destinata con ogni probabilità a far parlare molto di sé nei mesi a venire.
Estremamente dispiaciuta, al riguardo, il presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici, Seiko Hashimoto. L’ex pattinatrice, tuttavia, si è detta d’accordo con la decisione presa, promettendo inoltre a tutti i tifosi il rimborso dei biglietti già acquistati. Dello stesso parere, del resto, il premier giapponese Yoshihide Suga, il quale, nel corso di un’intervista appositamente indetta, si è espresso nel seguente modo:
La decisione di impedire ai tifosi di recarsi allo stadio è fondamentale per evitare la diffusione della variante Delta, la quale è altamente infettiva. L’obiettivo, del resto, è arginare la diffusione del virus, non bisogna dimenticarselo.
Il confronto con gli Europei
Naturale conseguenza della dichiarazione, in mattinata, del prolungamento dello stato di emergenza in Giappone (fino al 22 agosto), la scelta di interdire l’accesso ai fan in vista delle Olimpiadi suscita scalpore specialmente se si prende in considerazione quanto sta avvenendo in Europa in occasione degli Europei di Calcio. Alla finale della suddetta competizione, la quale avrà luogo a Londra l’11 luglio, sono infatti attesi oltre 65 mila tifosi. Il tutto in un paese – l’Inghilterra – nel quale si sta assistendo ad una preoccupante diffusione della variante Delta. Insomma, le restrizioni prese per arginare la pandemia di Covid-19 continuano a far discutere. La discrepanza nelle scelte, da questo punto di vista, è sempre più ragguardevole.
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