Il ct della Nazionale di ciclismo Davide Cassani ha parlato in vista della partenza per Tokyo, dove già il 24 luglio si terrà la prova in linea su strada, in cui vedremo difendere i colori azzurri ad Alberto Bettiol, Damiano Caruso, Giulio Ciccone, Gianni Moscon e Vincenzo Nibali.
“Sarà come sempre una competizione atipica – ha detto Cassani nell’intervista a Il Tirreno -, molto particolare e assai difficile da controllare per squadre nazionali composte soltanto da cinque corridori. Noi non andremo a Tokyo per fare le comparse, lotteremo fino in fondo per essere protagonisti assoluti e puntiamo almeno ad una medaglia, nonostante la concorrenza molto agguerrita. Decideremo le gerarchie in squadra nell’immediatezza della prova olimpica”.
Il ct della Nazionale di ciclismo si è poi lasciato andare a un paragone tra i corridori azzurri e gli uomini di Roberto Mancini, neo vincitori dell’Europeo di calcio: “Direi Nibali con Jorginho, due registi nati ed esperti, Damiano Caruso con Barella per la loro versatilità, Moscon con Chiesa dato che si tratta di due attaccanti nati, Ciccone con Insigne per i loro colpi”.
Infine Cassani ha fatto i nomi dei ciclisti che teme di più alle Olimpiadi: “Favoriti dovrebbero essere gli atleti usciti dal Tour de France, anche se è possibile che alcuni di loro possano essere stanchi dopo tre settimane di dure lotte. Il pericolo numero uno è il belga Van Aert, seguito a ruota da Pogacar, da Roglic e dai colombiani. Sarà al via anche il fenomeno Evenepoel, alla ricerca di una vittoria di peso dopo la primavera poco propizia”.
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