Intervistato dal Corriere della Sera, Giovanni Malagò ha parlato delle Olimpiadi: “È una Olimpiade diversa, questo è poco ma sicuro. Ma è l’Olimpiade più importante della storia, perché il fatto che si disputi, che si faccia, ha salvato il principio, il valore, l’evento, ha salvato l’Olimpiade.
Sto vivendo questo evento come se fossi un atleta, con la stessa carica di chi ha lavorato anni e adesso ha di fronte la competizione. Questo sul piano sentimentale”.
Il fatto che non ci saranno i tifosi potrebbe pesare molto sullo svolgimento della manifestazione: “Non c’è dubbio, ma nella vita, e anche nello sport, ci sono momenti in cui non si deve giudicare il valore assoluto di un fatto, di un evento, ma quale sarebbe stata l’alternativa se quel fatto, quella esperienza non si fosse realizzata: credo di aver detto tutto”.
In chiusura, Malagò ha svelato il medagliere che vorrebbe vedere alla fine dei giochi: “Abbiamo la squadra più numerosa e forte di sempre. Può accadere di tutto, mi aspetto che si vada meglio di Rio 2016 (28 medaglie ndr). Questo è il mio auspicio. Vorrei tanto una medaglia d’oro dalla pallavolo. Una vittoria in una competizione mixed, formula che avrà il debutto ufficiale in questa Olimpiade, una medaglia d’oro in una nuova disciplina che testimonierebbe il bel lavoro fatto in questo settore dallo sport italiano”.