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L’estate azzurra, carica di successi per i nostri campioni sportivi, ci ha regalato anche l’ultimo atto, in vasca della nuotatrice italiana più forte di sempre: Federica Pellegrini con la sua quinta finale olimpica consecutiva nella stessa specialità, i 200 metri stile libero che l’hanno resa un mito.
La storia dei successi sportivi e degli aspetti più privati della campionessa italiana Federica Pellegrini, sono stati raccontati in una docu-film sulla Divina, prodotto da Fremantle Media e distribuito da Notorious Pictures. Il film sarà nelle sale italiane per tre giorni, come uscita evento, il 10-11 e 12 gennaio.
Federica Underwater: la Pellegrini fuori dall’acqua si racconta
Tra i successi sportivi e la carriera magica della Divina, ci sono gli aspetti umani, sentimentali, affettivi e intimi che hanno caratterizzato l’infanzia e la crescita della giovane nuotatrice. Preziosi ricordi in Vhs abilmente inseriti nel racconto cinematografico, mostrano una Federica legatissima alla sua famiglia, innamoratissima del compagno-coach Matteo Giunta e profondamente colpita dal dolore per la scomparsa dell’allenatore Alberto Castagnetti, tra gli artefici del suo successo. Una Federica che affronta la bulimia e le depressioni, non così lontane, per lockdown e crisi di risultati, tra la sua voglia di superare sè stessa e il timore degli anni che passano. Una donna fortissima e dolcissima, incarnazione della femminilità e della tenacia delle migliori donne italiane di sempre. Una bandiera che ha saputo unire e avvicinare al nuoto anche i meno appassionati, diventando il simbolo dell’Italia che vince.
Da Atene a Tokyo
L’argento ai Giochi di Atene nel 2004 sembra una vita fa: 17 anni di successi, record e trionfi che hanno segnato la storia del nuoto e dello sport italiano. 53 medaglie internazionali, delle quali 6 ori ai Mondiali e 7 agli Europei, un palmarès impressionante nella storia del nuoto. Federica “Divina” Pellegrini domina le scene del nuoto femminile ininterrottamente e ai vertici da quel 2004, in una ascesa trionfale che è culminata nella vittoria alle ultime Olimpiadi di Tokyo 2020, disputate un anno dopo a causa della pandemia di Covid che ne impedì lo svolgimento nel 2020. Il lungometraggio biografico è diretto da Sara Ristori e racconta i 30 anni di una carriera strepitosa. Federica Pellegrini seguirà la Prima dell’opera a Milano, ma promuoverà Underwater in altre sale d’Italia nei successivi due giorni di proiezione previsti dall’uscita.
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Un pezzo di Subsonica per Federica Pellegrini
Musiche composte da Samuel dei Subsonica a fare da sfondo e da cornice alle imprese dentro e fuori dall’acqua della giovane Federica. Un viaggio tra vittorie e sconfitte, la crescita e l’evoluzione di una ragazza italiana che ha saputo onorare al meglio le doti e il talento avuti in sorte. Non manca il ricordo intenso dell’amico/allenatore Alberto Castagnetti, con cui arrivò il record del mondo del 2008 e la devozione infinita all’uomo della sua vita e suo attuale coach, Matteo Giunta. Merito suo l’ultimo successo di Federica a Tokyo, in un periodo difficile e particolarmente critico per la Divina.