Settimana importante per tutti gli appassionati del mondo gaming. È ufficialmente fuori il gioco Horizon Forbidden West, sequel del titolo Horizon Zero Dawn; per celebrare l’uscita, Guerrilla Games ha piazzato un’imponente statua di Aloy a Firenze, ed una statua di un Clawstrider a Sydney.
L’uscita del nuovo titolo di Guerrilla ha avuto sicuramente molta risonanza nel mondo gaming, ma la software house ha comunque messo del suo per far sì che il lancio del gioco resti memorabile. Il marketing negli ultimi anni, specialmente nel mondo gaming, si è evoluto tantissimo. E’ la prima volta, però, che l’uscita di un gioco si celebra in questo modo.
Nel cuore di Firenze, precisamente in piazza Madonna della Neve nel Complesso delle Murate, è stata piazzata una grande statua di Aloy. La protagonista del nuovo titolo Horizon Forbidden West, rimarrà lì fino al 27 Febbraio. Ai piedi della statua è riportata la dicitura “Un’icona di coraggio, tenacia e intraprendenza tiene il posto a tutte le donne della storia che hanno condiviso questi valori e meriterebbero una statua”.
Sony ha spiegato che la statua rappresenterebbe un simbolo di unicità, diversità ed espressione del singolo, elementi di fondamentale importanza per apprezzare il mondo che ci circonda ed omaggiare in modo particolare tutte le donne.
La statua di Aloy non ha sicuramente messo in ombra quella del Clawstrider, creatura robotica ispirata ad un dinosauro, a grandezza naturale piazzata a Sydney, precisamente nel Sydney’s Royal Botanic Garden. Un ulteriore personaggio della serie, questa volta, alta 3 metri per 7 metri di lunghezza, riprende la creatura in modo preciso e accurato. Parlando di marketing, alla base della statua è posto un codice che se inserito sul sito di PlayStation ci darà la possibilità di provare a vincere una PlayStation 5.
Anche Vanity Fair celebra il titolo
Aloy è stata protagonista anche della prima copertina digitale di Vanity Fair Italia. All’interno dell’articolo, sono illustrate tutte le motivazioni che hanno spinto la redazione a scegliere proprio l’eroina femminile come primo volto in assoluto.
“Aloy non è né madre né sposa, né comprimaria né aiutante. Ma una donna forte e coraggiosa che, in un mondo in cui le differenze di genere non esistono più, utilizza le sue armi per scoprire sé stessa. Portandosi dietro tutte le debolezze, le paure e le riserve che appartengono alla complessità psicologica del genere umano”.
In conclusione, questa release è destinata ad entrare nella storia, per l’idea geniale e tutte le iniziative che sono derivate da essa.
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