Il canottaggio è uno degli sport più popolari e antichi del mondo, in questo articolo racconteremo la sua storia e come si è evoluto nel nostro paese. Scoprendo quindi perché ha così tanti praticanti ed estimatori in tutto il mondo che hanno contribuito a renderlo una disciplina olimpica che ha regalato molti successi al nostro paese in molte edizioni dei giochi.
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Storia Canottaggio: nascita e sviluppo
Il canottaggio è governato attualmente, e lo è stato per tutto questo periodo, dalla FISA (Federation Internationale des Societes d’Aviron). Questa associazione si occupa di organizzare i campionati del mondo dal 1962.
Le gare di canottaggio fanno parte dei Giochi Olimpici sin dall’edizione del 1900 seconda assoluta, vennero cancellate nella prima edizione ovvero quella del 1896.
Molte nazioni sono forti in questo sport ed hanno vinto medaglie olimpiche o mondiali, oltre all’Italia vi sono: il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Francia, la Germania, l’Australia e la Nuova Zelanda.
Questo sport si contraddistingue per essere uno sport di velocità e di resistenza, nella quale vengono utilizzate barche dalla forma affusolata al cui interno vi sono dei seggiolini definiti “carrelli” dove si siedono gli atleti. Gli atleti usano i remi per far muovere l’imbarcazione.
Le barche utilizzate a livello olimpico sono lunghe e strette per ridurre la resistenza offerta dall’acqua, proprio questa forme le rende soggette a cappottamenti improvvisi che non si verificano dopo aver acquisito esperienza a vogare su questo tipo di imbarcazioni.
Esistono diverse tipologie di gare, le regate che si effettuano solitamente in primavera ed in estate sono gare di velocità, la cui distanza regolamentare per le gare è di 2.000 metri. Un’altra tipologia di gara è la gran fondo che può avere distanze di 6.000 o 7.000 metri e le imbarcazioni possono effettuare partenze “volanti” se non tenute a poppa o “ferme” se tenute a poppa sino al via.
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Storia Canottaggio: lo sport in Italia
Come detto prima in Italia lo sport è stato praticato sin dalla sua nascita, ancor prima che divenisse sport olimpico. La nascita della FIC (Federazione italiana canottaggio) è datata 1888.
Questa federazione si occupa di organizzare e gestire le gare che si effettuano sul territorio nazionale, un territorio che conta molteplici scuole di canottaggio da nord a sud della penisola.
Molti atleti italiani hanno ottenuto ed hanno tuttora fama internazionale come: Daniele Giladoni, Franco Sancassani, Elisabetta Sancassani, Laura Schiavone, Manfredi Marini, Luca Moncada, Simone Raineri, Rossano Galtarossa, Leonardo Pettinari, Elia Luini, e naturalmente i fratelli Abbagnale, Giuseppe, Carmine ed Agostino.
Proprio il trio Abbagnale assieme al timoniere Di Capua sono i più famosi canottieri del nostro paese, conosciuti anche da chi non è appassionato di questa disciplina, naturalmente il merito di questa fama oltre che alle fantastiche prestazioni da loro espresse, che hanno portato a vincere 2 titoli olimpici e 7 campionati mondiali, è dovuto anche alla telecronaca televisiva al tempo affidata al compianto Gian Piero Galeazzi che è stato anch’egli canottiere professionista vincitore del campionato italiano nel 1967 e di doppio l’anno seguente, il 1968.