Il pattinaggio invernale si compone di diverse discipline, infatti si divide in pattinaggio di velocità e pattinaggio artistico. Oggi in questo articolo parleremo di una disciplina entrata a far parte delle olimpiadi invernali a partire dai giochi del 1992. Scopriamo come è nata questa disciplina come si è evoluta nel corso del tempo.
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Short Track: la storia
Lo short track nasce come disciplina legata al pattinaggio di velocità con la partenza al via di un grande numero di persone. Si tratta di uno sport praticato inizialmente soprattutto negli USA ed in Canada.
Il nome Short Track (pista corta) è legato al fatto che nei primi anni del novecento le gare di pattinaggio di velocità in America venivano svolte al chiuso in locali come il celebre Madison Square Garden di New York e che quindi erano dotate di tracciati più corti rispetto al pattinaggio all’aperto.
La International Skating Union adottò lo Short Track nel 1967 ma è solo a partire dal 1976 che si iniziarono a disputare le competizioni internazionali di questa disciplina.
I primi campionati del mondo di Short Track si tennero a Milano nel 1980. In quel decennio, nelle olimpiadi invernali di Calgary 1988, è sport dimostrativo per diventare disciplina olimpica ufficiale nell’edizione successiva ovvero quella di Albertville 1992.
La nazione che conta il maggior numero di successi è il Canada, patria insieme agli Stati Uniti di questo sport, anche se attualmente si sono affacciate alla ribalta anche le nazioni asiatiche come Corea del Sud, China e Giappone.
Lo Short Track è divenuto con il passare del tempo più popolare del suo fratello maggiore ovvero il pattinaggio di velocità su pista lunga, questo perché le gare hanno durata minore e sono spesso e volentieri più spettacolari.
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Short Track: le caratteristiche ed il ruolo dell’Italia
Ecco le caratteristiche base dello Short Track:
Innanzitutto le piste sono più corte e quindi dotate di curve più strette ed a differenza del Pattinaggio di Velocità non ci sono corsie a dividere gli atleti, lasciando quindi spazio a contatti tra di loro nei tentativi di sorpasso che spesso volentieri portano alla caduta di alcuni.
Si gareggia in un minimo di 3 atleti sino ad un massimo di 9 in base alla distanza percorsa. Ci sono le tre distanze principali, la superfinale e la staffetta. Le tre distanze sono 500, 1000 e 1500 metri. La superfinale è di 3000 metri così come la staffetta delle donne. Quella maschile copre una distanza di 5000 metri e la mista 2000.
Le gare hanno un formato simile a quelle dell’atletica leggera. Gli atleti si affrontano in batterie e i primi due (nei 500 e 1000 metri) tre (nei 1500) passano al turno successivo sino alla finale che decreterà i migliori di quella determinata competizione.
Nelle staffette il cambio prevede una spinta da parte dell’atleta uscente nei confronti di quello entrante.
L’Italia ha in Arianna Fontana la sua maggior fonte di successi nella disciplina. Fontana è campionessa olimpica in carica nella categoria 500 metri dopo aver trionfato alle ultime olimpiadi di Pechino 2022 e a quelle di Pyeongchang 2018.