Those who fancy themselves adventurous travellers can now experience an adrenaline-pumping night in the Natura Vive Skylodge in Peru’s Sacred Valley. This isn’t a typical vacation, and it definitely isn’t for those with a fear of heights. Here, guests sleep in a transparent glass pod that clings to the side of one of the valley’s highest peaks. But before they even get to their accommodations, travellers must climb a 400-foot cliff face. The Natura Vive Skylodge consists of three capsule suites that can house a total of eight people. Each pod is constructed from aerospace aluminium and weather-resistant polycarbonate, and it’s surprisingly spacious. The 24-foot long and 8-foot wide space has room for high-quality bedding, a dining area, and a separate bathroom with an eco-toilet and sink. Suites also include curtains for privacy from other guests and curious wildlife. From beginning to end, the Natura Vive Skylodge is an adventure. Guests trek to it using a Via ferrata (“iron road”) or hike a trail through zip lines. Neither of these routes require any climbing experience, as the person is tied to a steel cable and traverses ladders and bridges. Once the journey is over, the vacation package includes breakfast and gourmet dinner with wine, which seems like a fitting reward for their bravery. Featuring: Atmosphere Where: Sacred Valley, Peru When: 07 Jul 2015 Credit: Supplied by WENN.com **WENN does not claim any ownership including but not limited to Copyright, License in attached material. Fees charged by WENN are for WENN's services only, do not, nor are they intended to, convey to the user any ownership of Copyright, License in material. By publishing this material you expressly agree to indemnify, to hold WENN, its directors, shareholders, employees harmless from any loss, claims, damages, demands, expenses (including legal fees), any causes of action, allegation against WENN arising out of, connected in any way with publication of the material.
L’Extreme Ironing è uno sport estremo bizzarro, in pratica consiste nel portare il ferro da stiro ed abiti da stirare in cima a montagne o in località estreme. In questo articolo ne scopriamo le origini, la storia e le regole da seguire se ci si vuole cimentare nell’impresa.
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Come detto in apertura si tratta di uno sport estremo in cui chi lo pratica porta in luoghi difficili da raggiungere la tavola del ferro da stiro ed alcuni abiti da stirare una volta raggiunto il traguardo che ci si è posti.
Lo sport è salito alla ribalta mediatica in quanto ci si pone il dubbio se considerarlo veramente uno sport o più che altro una manifestazione goliardica che combina le abilità proprie di sport come l’alpinismo.
L’Extreme Ironing nasce nel 1997 a Leicester, in Inghilterra quando tornando a casa da un stressante giornata di lavoro, Phil Shaw si è trovato con molte attività da fare, tra cui stirare i propri indumenti lavorativi, decise quindi di combinare la sua passione per l’arrampicata con questa attività e da qui nacque quello che ora è definito a tutti gli effetti uno sport estremo.
Inoltre dopo aver assieme ad un turista tedesco fondato la federazione internazionale dello sport, nel 1999 lo sport ottenne enorme visibilità mediatica nel 2003 con un documentario che narrava le gesta di Shaw.
Da lì a pochi mesi, nello stesso anno un gruppo di appassionati inglesi decise di stirare la bandiera della Union Jack simbolo del Regno Unito in una delle basi dell’Everest.
Questo ha portato il celebre marchio di ferri da stiro Rowenta ad istituire un trofeo annuale da conferire alla prova di stiro più bizzarra dell’anno di riferimento.
Oltre che stirare in arrampicata, questa attività è stata effettuata anche sott’acqua. Nel 2012 il pionere di questa attività il cui soprannome è Steam “vapore” si è ritirato dallo sport per con l’obiettivo di correre una mezza maratona stirando indumenti.
Nel mentre lo sport ha ispirato l’invenzione di altri simili come il suonare il violino in luoghi estremi.
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Non vi sono delle regole precise per poter praticare questa attività, sicuramente vi è la necessità di dotarsi oltre che del ferro da stiro e di indumenti da stirare, anche dell’equipaggiamento ideale per arrampicare o andare sott’acqua.
Una volta essersi adeguatamente allenati organizzare la scalata o la tuffata in un luogo ritenuto adatto all’attività, qui bisogna vedere se l’obiettivo è quello di battere un record o di sfidare sé stessi. Le situazioni sono diverse.
Nel primo caso è sufficiente basarsi sul record che si vuole provare a battere, recarsi sul posto e tentarne il raggiungimento. Nel secondo caso la situazione è più agevole in quanto si può partire scalando un posto che già si conosce ed una volta in cima stirare camice o magliette o se si ama l’acqua immergere il ferro e gli indumenti così da stirarli una volta raggiunto il traguardo stabilito.
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