Spesso risulta impossibile pensare di unire due sport diversi per concezione ed idee ma a volte la mente umana è in grado di creare il perfetto mix che dà vita ad un nuovo sport che viene praticato da molti nuovi giocatori, questo è il caso dello Scacchipugilato uno sport nato dalla combinazione di queste discipline.
Ecco come è nato e quali sono le sue regole.
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Lo sport inizialmente è stato immaginato ed ideato dal Enki Bilal all’interno del suo graphic novel chiamato Freddo Equatore del 1992 ma è nel 2003 che l’artista olandese Iepe Rubingh decise di ideare lo sport, apponendo però una variante rispetto alla versione descritta nel libro ovvero non un incontro di pugilato seguito da una partita ma a scacchi ma bensì un’alternanza tra i due sport.
Lo sport è disciplinato dall’associazione mondiale di scacchipugilato ed il primo torneo mondiale si è tenuto nel 2003 ed è stato vinto dall’ideatore del gioco, ovvero Iepe Rubingh.
La federazione italiana di Scacchipugilato, la FISP nacque nel 2012 anche se la sua costituzione vera e propria venne sancita alla fine del 2013. Gode del patrocinio del Coni e dell’associazione mondiale di categoria e ogni anno organizza competizioni nazionali che permettono poi di esportare i campioni in competizioni internazionali. L’Italia è infatti la nazione che conta il maggior numero di atleti presenti in competizioni europee o mondiali.
Quindi questo sport è molto recente ed anche l’idea letteraria da cui deriva è poco più longeva rispetto allo sport concreto, bisogna sicuramente ringraziare il compianto ideatore Rubingh in quanto non sono molti i nuovi sport nati dalla combinazioni di attività già esistenti.
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I due sfidanti si sfidano fino ad un massimo di 11 riprese in cui si alternano pugilato e scacchi. Si comincia con un round di scacchi dalla durata massima di 4 minuti per poi passare alla sfida di pugilato che può durare fino a 3 minuti.
Tra un round ed un altro vi è 1 minuto di pausa dedicato al cambio di indumenti da parte dei concorrenti. La variante di scacchi utilizzata è un gioco rapido. Si differenzia molto rispetto ad una classica partita, in quanto i giocatori hanno massimo 12 minuti per finire la partita e se un giocatore non muove alcuna pedina nel suo turno può essere ammonito e da quel momento ha solo 10 secondi per effettuare una mossa.
L’incontro può terminare per scaccomatto, per knockout, per decisione del giudice o per esaurimento dei 20 minuti da parte di uno dei due sfidanti.
Analizzando le regole si capisce che l’unione dei due sport è stata fatta coscientemente unendoli in round molto più brevi rispetto alle singole attività. Una scelta volta anche a premiare la bravura di uno dei due contendenti in una delle due attività.
Il fatto che vi siano solamente 20 minuti per concludere la partita lo rende uno sport molto rapido, dove le differenze tra i giocatori sono evidenti sin dalle prime battute e soprattutto possono vedersi chiaramente in uno dei due sport.
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