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Per molti decenni calcio e ciclismo sono stati di gran lunga tra gli sport più seguiti e amati al mondo. Proprio per questo creare uno sport ibrido tra queste due discipline così diverse non poteva che essere un grande successo, stiamo parlando della Ciclopalla, o in inglese Cycle Ball.
Cos’è la ciclopalla: storia e origine dello sport
A prendersi il merito dell’invenzione della ciclopalla è un ciclista statunitense di origini tedesche di nome Nick Kaufmann. L’uomo avrebbe avuto quest’ingegnosa idea un giorno come tanti: mentre andava in bicicletta gli capitò di dover scansare un piccolo cane dalla strada con la ruota anteriore della bicicletta.
Da quest’evento gli venne in mente di sostituire il cane con una palla, l’idea venne accolta con entusiasmo e nel 1893 a Rochester venne disputata la prima partita di ciclopalla. Il successo di questo nuovo sport fu abbastanza immediato, tanto che i primi mondiali della specialità si disputarono per la prima volta a distanza di poco tempo sostanzialmente, nel 1929.
In Italia questo sport è ancora poco conosciuto, nonostante i mondiali ospitati nel 1951, è invece molto diffuso in paesi come la Germania (10.000 giocatori registrati), Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Giappone, Russia e Svizzera, dove viene praticato spesso. La nazione con il maggior numero di titoli mondiali è la Repubblica Ceca, con venti titoli conquistati tra 1965 e 1988.
Le regole della ciclopalla
Inizialmente la ciclopalla venne prevista solo per due giocatori per squadra, da disputare su un campo indoor, successivamente si passò anche alla versione outdoor con sei giocatori per squadra.
Durante gli anni ’70 prese piede anche una terza versione: quella con cinque giocatori, creata inizialmente per allenarsi su pista. Una quarta versione, in questo caso outdoor, venne inventata in Germania tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, tre giocatori per squadra indoor, ma rapidamente venne praticata sempre meno se non come allenamento.
Regole della Ciclopalla 2vs2 e 5vs5
La prima versione della ciclopalla era quella che prevedeva 2 giocatori per squadra: il campo era inizialmente previsto per essere grande 14 x 11 metri, con una palla sferica dal diametro tra i 500 e i 600 grammi. Ogni partita durava due tempi da sette minuti.
Nella variante a 5 giocatori, uno è contrassegnato come portiere, e vi sono due riserve. I tempi in questo caso sono sempre due, ma da quindici minuti oguno. Il campo da gioco invece è equivalente a quello da pallamano.
La palla può essere colpita verso la porta avversaria solo con la bicicletta, mentre si tengono mani sul manubrio e piedi sui pedali. Ogni tipo di azione ostruzionistica nei confronti dell’avversario, come cadergli addosso, toccare pavimento, o la porta, costituisce un fallo.
Il giocatore a cui viene segnalato il fallo prima di tornare attivamente in gioco deve uscire dal campo e passare dietro la sua porta. Per i falli considerati più gravi è prevista l’assegnazione di un calcio di rigore (da quattro metri) o di punizione.
L’unico giocatore a cui è concesso di toccare la palla con le mani è il portiere, che non può però lanciare la palla oltre la linea dei 4 metri. Da ricordare un altro dettaglio: non si può entrare nell’area avversaria senza palla, e solo un difensore alla volta può difendere nella propria area.