Croquet Sport: la storia, le regole e le origini

Croquet Sport, la storia, le origini e le regole di questa disciplina storica artefice del Golf e del Biliardo

Il Croquet è uno sport antichissimo definibile come l’antenato dello sport con la racchetta per eccellenza ovvero il Tennis. In questo articolo dedicato scopriremo la sua storia, le origini e le regole così da poterlo comprendere al meglio.

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Croquet Sport: la storia e le origini

Il Croquet deriva da un gioco trecentesco, ma la sua massima consacrazione nell’olimpo degli sport è arrivata nel 1800 in Inghilterra anche se veniva praticato anche in Italia, Francia ed Irlanda. Ogni nazione aveva le proprie regole ma per gli incontri internazionali bisogna ancora oggi riferirsi alla World Croquet Federation.

Le regole base restano valide ancora oggi.

Da questo sport derivano due giochi molto praticati oggi ovvero il Golf ed il Biliardo. Due discipline che hanno nel mondo 2 miliardi di giocatori e che vedono attualmente l’Asia come continente in crescita che andrà ad allargare il già enorme bacino di praticanti.

E’ stato disciplina olimpica nei giochi olimpici del 1900.

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Croquet Sport: le sue regole

Il gioco del Croquet è una battaglia tattica in cui il giocatore muove sia le proprie bocce che le bocce del suo avversario, con lo scopo di segnare il maggior numero di punti e muovendo quelle del suo avversario diminuire il più possibile la possibilità che egli possa farne quando sarà il suo turno di gioco.

Lo scopo del gioco è quello di far passare le bocce, tramite un colpo di mazza, al di sotto di porte posizionate in modo da creare un percorso ben definito. Una volta terminato il percorso bisogna colpire un picchetto, posto al centro del campo. La partita è vinta dal primo che conclude il percorso con entrambe le palle a disposizione o che segna il maggior numero di punti in un tempo concordato.

Esiste una variante del Croquet chiamata Golf Croquet che consiste nel far passare la palla entro le 13 porte con una delle palle a sua disposizione prima che ci riescano i propri avversari. Vince il giocatore che con un tiro riesce a passare il maggior numero di porte.

In questa specifica variante gli avversari possono ostacolare il giocatore che detiene il turno di gioco frapponendo la propria palla tra la palle e l’archetto del giocatore o bocciando la palla. Si assiste quindi ad una partita che spesso regala tiri spettacolari.

Nel gioco classico il giocatore deve segnare 26 punti, 12 nel percorso più 1 del peg per ogni palla. Nel gioco a 14 punti non vi è il gioco di ritorno, quindi basta passare i 6 archetti ed effettuare il peg per vincere.

Le distanze sono in metri. L’ordine del percorso è indicato dalle frecce partendo dall’archetto indicato con la sigla 1A solitamente l’archetto di partenza ha la traversa blu e quello di arrivo rossa. Delle mollette (clips) con gli stessi colori sono posizionati sugli archetti o sul peg per indicare il punto successivo di ogni palla.

I giocatori hanno diritto a turni alternati, nei primi 4 turni le palle vengono messe in gioco da una qualunque delle linee di partenza (baulk lines) ai due lati del campo.

Dopo che la palla ha passato l’ultimo archetto (palla rover) si può segnare il punto peg, sia venendo tirata direttamente contro il picchetto centrale che venendo spinta da un’altra palla rover. La palla è definita Pegged out e quindi tolta dal campo.

Scritto da Filippo Imundi

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