Sporthocking: storia e origini di questo sport

Il mondo degli sport è ricco e variegato e molti sport sorgono anche in tempi recenti, uno di questi è lo sporthocking un mix dell’abilità naturale di sedersi e di fare skateboarding. In questo articolo dedicato scopriremo di più su questa disciplina nuova e bizzarra.

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Sporthocking: che cos’è questo sport

Lo sporthocking è nato in Germania e come scritto in apertura si tratta di un nuovo sport in grado di abbinare lo skateboarding, disciplina già presente da molti anni e con tantissimi praticanti in ogni angolo del mondo e la capacità di sedersi.

Infatti chi pratica questo sport può eseguire svariate mosse come ad esempio: ruotare, calciare, lanciare un oggetto, eseguire atti di giocoleria, scivolare ed altro, l’importante è che una volta terminato il proprio esercizio sbatta il sedere sullo sgabello per mostrare che la propria sequenza è giunta al termine.

Come si è potuto vedere è una disciplina che prende spunto ed esercizi da azioni che sono presenti in altre attività, la diversità è che queste azioni vengono fatte stando seduti su uno sgabello, solitamente con rotelle e che la “certificazione” di fine esercizio avviene sbattendo le natiche sullo sgabello, scelta bizzarra ma efficace.

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Sporthocking: la sua storia e le sue origini

Come già scritto questo sport nasce in Germania nel 2007 grazie all’idea di due fratelli, Michael e Stephen Landschutz. Stando alle parole dei creatori, gli appassionati di giochi da strada gradirebbero uno sgabello leggero ma resistente in grado di far eseguire loro molti trick avendo anche una posizione comoda da seduti.

Lo scopo del gioco è quello di praticare il maggior numero di trick di elevata complessità e una volta terminati di sedersi sullo sgabello. Lo sgabello ha una forma unica che permette il suo trasporto in modo agile in ogni angolo delle città dove si tengono le competizioni ma anche e soprattutto come aiuto all’ “hocker” per ideare numeri complessi nel suo turno.

Questo sport di recente ideazione è stato in grado di venir nominato in una fiera del settore sportivo come “miglior nuovo prodotto” per l’anno 2014.

Un’ idea semplice nel suo essere ma che necessitava di qualcuno che si adoperasse per renderla realtà e qui il plauso va dato a questi due fratelli che hanno creduto in questo strano progetto che ha raccolto consensi in questi anni di presenza sulla scena degli sport da strada.

Infatti lo sport è riuscito a scavalcare i confini della terra natia venendo praticato anche in altri paesi europei. Difficilmente potrà vedere una sua evoluzione a livello agonistico ma come lo è stato per lo skateboard, presente alle olimpiadi, magari se acquisterà fama la sua presenza nel panorama degli sport estremi potrà cambiare in meglio.

Derivando dallo skateboarding e considerando la difficoltà al momento relativa al reperimento degli sgabelli, in quanto non sono prodotti presenti in massa difficilmente si vedrà un suo sviluppo su larga scala ma sicuramente se qualcuno inizia a praticarlo in zone del mondo dove non è ancora conosciuto, richiamerà possibili praticanti anche solo perché incuriositi.

Sarà interessante vedere come sarà in grado di crescere e svilupparsi nei prossimi anni, perché ci saranno persone che prenderanno il testimone, quando verrà lasciato dagli ideatori.

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