Ana Paula Borgo non ce l’ha fatta. La giovane pallavolista è morta dopo aver lottato contro il brutto male che l’aveva colpita, in questo articolo parleremo della sua carriera e del brutto male che purtroppo non è riuscita a sconfiggere.
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Ana Paula Borgo: la lotta contro la malattia
Ana Paula Borgo era una pallavolista brasiliana di 29 anni che è morta in seguito alla lotta contro un cancro allo stomaco che le era stato diagnosticato ad inizio stagione quando è passata alla Barueri, squadra in cui avrebbe militato in questa stagione di Superlega.
L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla madre nella giornata di ieri. Anche la Bergamo Volley 1991 squadra in cui la giocatrice aveva militato ha voluto tributare un omaggio alla giocatrice sul proprio profilo Instagram.
Non solo il club per cui ha giocato ma anche una grande leggenda del volley femminile italiano come Francesca Piccinini ha deciso di scrivere parole in ricordo della giovane pallavolista con cui ha giocato nella scorsa stagione quando militava nelle fila del club bergamasco.
Italia nella sua carriera che l’aveva apprezzata come donna e giocatrice. Il mondo del volley nostrano ha reso il giusto tributo a questa giovane donna che ogni qualvolta è scesa in campo ha sempre lottato cercando di dare il massimo in ogni sua giocata.
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Ana Paula Borgo: la sua carriera
La carriera di Ana Paula era iniziata nella sua terra d’origine, dove era diventata professionista nel 2011 giocando fino al 2015 nelle file del Sao Caetano. Nella stagione 2015-16 è passata al Pinheiros, dal 2016 al 2018 ha militato nel Osasco per poi fare la stagione 2018-19 al Praia Clube. Nella stagione 2019-20 la sua ultima in patria dove ha giocato per la Fluminense.
Nel 2020 firma per il Can Genclick Kale squadra turca con cui però non ha mai avuto modo di giocare causa Covid. Nel 2020-21 resta in Turchia giocando nelle file del Nilufer.
Dal 2021 sino ad oggi ha fatto parte della Bergamo Volley 1991 in quanto non avendo passato le visite mediche per la sua nuova squadra ha mantenuto il tesseramento con il club italiano.
Una carriera la sua che in Europa la stava portando verso i grandi club capaci di vincere la Superlega a dimostrazione che il suo enorme talento come opposto era stato notato.
Purtroppo il brutto male l’ha portata via all’affetto dei propri cari, delle compagne e dei tifosi che hanno avuto modo di vederla giocare.
Resta il ricordo delle sue giocate e della sua persona per chi ha avuto modo di conoscerla sia come compagna di squadra, come amica o come figlia, sono momenti difficili da gestire, in cui la cosa più giusta da fare è ricordarla.
Non si sa se la federazione italiana Pallavolo dedicherà un minuto di silenzio su ogni campo, su questo sapremo di più nelle prossime ore.
Sicuramente ora non soffrirà più e qui resterà il suo ricordo di giocatrice di talento che avrebbe meritato il meglio possibile sia a livello sportivo che umano.