Skysurf: storia e regolamento di questo sport acrobatico

Lo Skysurf è un tipo di paracadutismo acrobatico, scopriamo la storia e le regole della disciplina.

Il mondo del paracadutismo è famoso per avere all’interno del proprio panorama di esercizi quelli che coinvolgono gli atleti in acrobazie. In questo articolo scopriremo maggiori informazioni relativamente allo Skysurf ovvero uno sport in grado di unire un elemento marino, il surf, con il paracadute, tipico invece del cielo.

LEGGI ANCHE: Chi è Guglielmo Vicario, neo acquisto del Tottenham

Skysurf: storia, regolamento e origini della disciplina

Lo Skysurf è stato inventato da due paracadutisti francesi, Dominique Jacquet e Jean-Pascal Oron nel 1986 ma la disciplina divenne popolare nel 1990 grazie ad atleti che si impegnarono a implementare acrobazie più tecniche e complesse come Patrick de Gayardon, Eric Fradet e Phillipe Vallaud.

Gli skysurfers divennero popolari a metà degli anni ’90 grazie alla loro presenza all’interno di spot pubblicitari come quelli per la Pepsi o la Playstation, il legame con il mondo pubblicitario continua ancora oggi con Red Bull.

Il pericolo di questa disciplina è legato alla perdita di controllo del mezzo con la testa che potrebbe girare al di fuori del centro di gravità corporeo. La giusta esperienza e l’affiancamento negli esercizi da parte di personale esperto non porta a rischi non necessari.

Competizioni in questa disciplina furono famose negli anni ’90 come ad esempio gli ESPN X Games che si tennero dal 1995 al 2000 e i Word Air Games promossi dalla FAI nel 1997.

Un team di Skysurfer solitamente è composto da due persone, lo skysurfer che si occupa di realizzare le acrobazie in volo e al suo fianco un altro paracadutista che penserà alle riprese delle azioni del compagno tramite una videocamera.

Il punteggio è dato infatti non solo dalle acrobazie che lo skysurfer riesce a combinare ma anche dall’abilità del “camera flyer” nel catturare le migliori acrobazie con l’obiettivo della sua videocamera. Infatti il 50% del punteggio complessivo va allo Skysurfer e l’altra metà al “camera flyer”.

LEGGI ANCHE: Quale sarà lo stadio del Lecco in Serie B?

Skysurf, l’allenamento e i materiali utilizzati

L‘allenamento viene effettuato per permettere una progressione sicura della disciplina. Le regole utilizzate dall’organizzazione britannica, capostipite in questo specifico sport, sono entrate a far parte del manuale operativo che ciascun atleta è portato a seguire per non incorrere in possibili problematiche di sicurezza.

Sono state sviluppate inoltre delle scuole che permettono sia ai novizi che agli esperti di migliorare il proprio rapporto con la disciplina in un ambiente sicuro così da non avere disavventure una volta in volo.

Gli Skysurf sono solitamente personalizzati dall’atleta con la collaborazione di persone che si occupano di realizzare paracadute per creare gli attacchi e i sistemi di taglio in caso di eventuali problemi. Vi sono naturalmente aziende in grado di commercializzare Skysurf adatti a persone non professioniste sulla base del loro livello.

Come si è potuto vedere si tratta di uno sport che richiede molte ore di allenamento, per avere un vero e proprio controllo del mezzo bisogna raggiungere almeno i mille lanci, ed anche i materiali hanno il loro ruolo fondamentale sia per garantire la sicurezza ma anche l’operatività corretta del mezzo una volta in volo.

Scritto da Filippo Imundi

Lascia un commento

Timothy Weah, caratteristiche e ruolo del nuovo giocatore della Juventus

Lotta turca nell’olio: storia, regole ed origini dello sport

Leggi anche