Nicolò Martinenghi è uno dei nuotatori di spicco nel giro della nostra nazionale, in questo articolo andremo alla scoperta del suo stipendio, così da comprendere anche (nel limite del possibile) i guadagni dei nuotatori professionisti italiani. Un aspetto spesso sottovalutato nel movimento natatorio agonistico nazionale.
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Nicolò Martinenghi stipendio: quanto guadagna
E’ difficile stabilire i guadagni annuali nel mondo del nuoto, dato che spesso le cifre relative alle vittorie non sono comunicate.
Sicuramente i guadagni dei nuotatori professionisti, siano essi maschi o femmine sono notevolmente inferiori rispetto ai professionisti in altri sport.
Questo perché il business legato a questo ambiente è presente ma non è la componente fondamentale, infatti le sponsorizzazioni fanno spesso riferimento ai marchi tecnici che sono da decenni presenti nello sport.
Prendendo in esame Martinenghi l’unico guadagno certo è l’assegno di 20 mila dollari (poco più di 19 mila euro) per la vittoria della medaglia d’oro nei 100 metri rana ai mondiali disputati a Budapest nel 2022.
Se sommiamo alla medaglia d’oro anche i risultati ottenuti nel corso di quella manifestazione iridiata le cifre si avvicinano e forse superano i 50 mila euro. Un valore decisamente inadeguato ad una competizione mondiale.
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Nicolò Martinenghi stipendio: il suo patrimonio
Per quanto riguarda il patrimonio complessivo guadagnato in carriera da Martinenghi è difficile fare una stima dato che come per lo stipendio non vi sono numerosi dati che coprono questo aspetto.
Nicolò oltre a rappresentare l’Italia nelle competizioni per nazionali è un membro dell’Aqua Centurions un club di nuoto professionistico con sede a Roma che partecipa all’International Swimming League il campionato per le federazioni di nuoto professionistiche.
Purtroppo anche qui non ci sono dati relativi ai suoi guadagni, è membro di questo club dal 2020. Se si sommano tutte le vittorie e i podi il patrimonio potrebbe superare le 100.000 euro spalmati in 3 anni. Quindi una media 30.000 euro a stagione.
Cifre davvero modeste per un atleta professionista, che testimoniano come viene considerato lo sport a livello europeo ed in particolare italiano. Probabilmente in altre nazioni europee i guadagni per un palmares simile sarebbe maggiori.
Il mondo del nuoto tolti i grandissimi campioni non è mai stato famoso per guadagni faraonici, soprattutto se confrontati con i sacrifici che gli atleti compiono per raggiungere la massima perfezione possibile in vista di un’importante gara.
Sarebbe bellissimo se la situazione andasse migliorando nel prossimo futuro, sia per Nicolò protagonista di questo articolo, che per gli altri nuotatori di altissimo livello che portano in alto i colori azzurri. Il futuro potrebbe essere d’aiuto anche se permangono molti dubbi.
Dubbi relativi all’appeal dello sport come fonte di guadagni, dato che il business legato ad uno sport come il nuoto è si presente ma non è quello che conta maggiormente. In una situazione del genere è normale assistere a guadagni modesti che permettono agli atleti di vivere una vita normale senza particolari eccessi.