La storia della pallanuoto femminile: le origini dello sport

La Pallanuoto femminile, la storia e le origini di uno degli sport acquatici più vittoriosi per l'Italia.

La pallanuoto femminile ha una tradizione minore rispetto alla controparte maschile che viene praticata da maggior tempo. In questo articolo scopriremo quando è stato permesso alle donne di effettuare questo sport con un focus sull’avvento della disciplina e il relativo sviluppo in Italia.

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Pallanuoto femminile: storia e origini dello sport

La pallanuoto femminile è nata svariati anni dopo quella maschile poiché all’epoca era considerata poco interessante e meno avvincente rispetto al medesimo sport praticato dagli uomini.

Le cose iniziarono a cambiare nel 1901 quando in Olanda si decise di far disputare alcuni incontri amichevoli con l’obiettivo di pubblicizzare la disciplina. Infatti il popolo olandese aveva sin da quel momento istituito il proprio campionato nazionale. Anche in USA la situazione per il movimento era positiva seppur meno movimentata rispetto alla nazione europea.

Il grande risalto per questo sport avvenne nel 1920 quando il comitato dei giochi olimpici in programma nell’agosto di quell’anno ad Anversa decise di invitare le rappresentative di Amsterdam e Rotterdam ad affrontarsi. La partita terminò con un pareggio per 2 a 2.

Questo esperimento non ebbe però il ritorno di immagine che gli organizzatori si aspettavano e quindi lo sviluppo rallentò vertiginosamente.

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Pallanuoto femminile la nascita e lo sviluppo della disciplina in Italia

Purtroppo nel nostro paese non si era così aperti mentalmente e il sol pensiero di vedere delle donne giocare a pallanuoto, sport che in Italia arrivò nel 1912, all’epoca era pura fantascienza.

Le cose iniziarono a cambiare mezzo secolo più tardi grazie all’arrivo nel nostro paese di Giorgio Erdelyi che andando alla ricerca di elementi per creare nuove squadre decise grazie al notevole numero di donne impegnate nello sport di creare due squadre: la Rari Nantes e la Virtus.

Le ragazze quindi si trovavano ora impegnate a disputare questo sport ad un livello più “professionale” giungendo ad affrontare anche una squadra olandese in un match dal sapore internazionale.

La sfida però non riuscì nell’obiettivo di promuovere lo sport a livello nazionale. Lo sport però tornò in auge due decenni più tardi negli anni ’70 grazie alla rivoluzione del ’68. Il tecnico Mino Di Bartolo oltre a ringiovanire la squadra maschile decise di creare un team di sole donne. Lo sport quindi nasce per il nostro paese in Liguria per poi con il tempo spostarsi in altre regioni italiane.

La spinta però non fu così forte, e sul finire degli anni ’70 si iniziò a lavorare ad una crescita dello sport che portò nel 1982 ad avere un vero e proprio torneo internazionale in Italia. Ma la strada fu ancora un po’ impervia e si arrivò nel 1985 ad avere il primo campionato italiano femminile di pallanuoto.

Da questo primo campionato emersero nuove realtà tra cui la più prolifica è stata sicuramente Catania che vince 19 scudetti e 8 coppe campioni in appena 20 anni dando il via a quello che è il Setterosa ovvero la nazionale femminile di Pallanuoto.

Scritto da Filippo Imundi

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