Il ciclismo è uno degli sport più conosciuti e praticati al mondo, conta infatti un numero davvero elevato di appassionati che seguono le maggiori corse a tappe in televisione e allo stesso tempo vi sono molti praticanti che dedicano le loro giornate a girare in bicicletta per i paesi ed i passi montani al fine di tenersi in forma.
In questo articolo scopriremo la storia e le origini di questa disciplina.
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La storia del ciclismo ha avuto origine in Francia nel 19esimo secolo dove è nata la bicicletta la seconda metà di questo secolo è il periodo che dà il via allo sport ciclistico vero e proprio.
In questo periodo è nato il Tour de France ovvero la più grande e famosa corsa a tappe del mondo che ha enormi interessi a livello mediatico con una copertura della corsa a livello mondiale.
Le prime gare sono state disputate su pista perché all’epoca le strade erano poco praticabili. La prima gara venne disputata al parco Saint-Cloud nel 1868 vinta da James Moore un cittadino inglese che abitava in Francia.
La prima gara in Italia è stata disputata il 2 febbraio 1870 ed era la Firenze-Pistoia con 33 iscritti e corrispondeva ad una andata e ritorno tra le due città toscane.
La prima grande corsa che poi sarebbe divenuta una classica è la Milano-Torino che è stata disputata per la prima volta nel 1876 e parteciparono solo 8 persone.
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Le regole del ciclismo su strada sono semplici se si tratta di una grande classica come la Milano-Sanremo o la Liegi-Baston-Liegi si tratta di una gara che si percorre in un giorno solo e ha un luogo di partenza ed un luogo di arrivo.
Vince il primo classificato e solitamente sono gare che vedono le vittorie dei velocisti che sono esperti delle volate scattando a pochi metri dal traguardo bruciando i relativi avversari.
Al contrario le grandi corse a tappe come il Giro d’Italia e il Tour de France vengono organizzate in un periodo più lungo circa di 3 settimane e qui la competizione ha svariate maglie sulla base degli elementi significativi come le montagne per gli scalatori che hanno un’apposita maglia, la maglia di miglior giovane e la maglia per il miglior velocista. Le maglie più prestigiose sono la Rosa per il Giro e la gialla per il Tour.
Gare di questo tipo mettono a dura prova gli atleti dato che si disputano in tarda primavera e in estate con condizioni climatiche al limite del proibitivo e le poche soste tra le tappe rendono davvero difficile il recupero per questo motivo vi è alle spalle una grandissima preparazione nei mesi invernali con gare predisposte a preparare efficacemente il fisico e la mente alle grandi corse a tappe.
Il ciclismo quindi è uno sport che è facile da seguire avendo poche e semplici regole ma necessita di costanza e sacrificio, come gli altri sport del resto, per migliorare e se possibile primeggiare.
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