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Un percorso sportivo straordinario
Adriano Bilato, un nome che risuona con rispetto e ammirazione nel panorama della pallavolo italiana, sta per chiudere un capitolo importante della sua vita. Dopo anni di dedizione e passione, il padovano, attualmente residente a Casalserugo, terminerà il suo mandato come vicepresidente vicario della Fipav nazionale a febbraio.
La sua carriera è stata caratterizzata da una versatilità unica, avendo ricoperto ruoli che spaziano dal giocatore all’allenatore, fino a diventare dirigente di società e federale. Questo percorso lo ha portato a ricevere la Stella d’oro per meriti sportivi dal Coni, un riconoscimento che sottolinea il suo impegno e la sua passione per lo sport.
La scoperta della pallavolo
La storia di Bilato inizia in un contesto inaspettato. Fino all’età di 15 anni, il suo sport preferito era il calcio. Tuttavia, un incontro fortunato con il suo professore di ginnastica cambiò il corso della sua vita. Fu proprio lui a introdurlo al mondo della pallavolo, un amore che si sarebbe rivelato duraturo. Iniziando a giocare nel Valsugana, Bilato raggiunse la serie D, ma la sua vera vocazione si manifestò quando gli venne chiesto di allenare. Da quel momento, la sua carriera prese una piega diversa, dedicandosi con passione al Minivolley e formando un gruppo di giovani talenti che avrebbero fatto la storia della pallavolo locale.
Un legame speciale con i giovani
Il suo approccio all’allenamento si è sempre contraddistinto per l’attenzione e la cura nei confronti dei giovani atleti. Bilato ha dedicato nove anni a un gruppo di giovanissime, portandole fino alla serie D. Questo legame non si è mai spezzato: ancora oggi, i membri di quel gruppo si ritrovano annualmente per una cena, un momento di convivialità che testimonia l’affetto e la stima reciproca. La pallavolo, per Bilato, non è stata solo una carriera, ma un modo per costruire relazioni e trasmettere valori fondamentali come il lavoro di squadra, la disciplina e la passione per lo sport.