La capotreno che arbitra: un caso di passione e polemica

Un'inchiesta disciplinare per la capotreno Cotral che ha arbitrato in Olanda durante un permesso sindacale.

Un trasferimento controverso

La storia di una capotreno della Cotral, che ha fatto parlare di sé per la sua passione per il volley, ha preso una piega inaspettata. Dopo un lungo iter legale iniziato nel 2021, la dipendente ha ottenuto il trasferimento come macchinista presso l’Atac.

Questo passaggio è avvenuto in un contesto di polemiche e indagini disciplinari, scaturite dalla sua partecipazione come arbitro agli Europei di pallavolo Under 22 in Olanda, mentre era in permesso sindacale.

Le indagini disciplinari

La vicenda ha avuto inizio lo scorso luglio, quando i colleghi della capotreno l’hanno vista in diretta televisiva mentre arbitrava una partita.

Questo ha portato a un’accertamento disciplinare, poiché la dipendente aveva richiesto tre giorni di distacco sindacale per motivi di servizio, ma si trovava all’estero per arbitrare. La situazione si è complicata ulteriormente quando è emerso che, già nel dicembre 2022, era stata oggetto di controlli per aver utilizzato permessi sindacali per attività personali, come arbitrare partite di volley.

Il nuovo incarico e le prospettive future

Nonostante le polemiche, la capotreno ha continuato a lavorare come arbitro, mantenendo un fitto calendario di impegni sportivi. Con il recente trasferimento all’Atac, si apre un nuovo capitolo della sua carriera. Tuttavia, il passaggio non è ancora definitivo, poiché dovrà rispettare i tempi giuridici e tecnici previsti. La sua storia solleva interrogativi su come le passioni personali possano influenzare la carriera professionale e sull’importanza di rispettare le normative aziendali riguardanti i permessi sindacali.

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