Un’icona del volley femminile
Oggi, il mondo della pallavolo italiana è in lutto per la scomparsa di Simonetta Avalle, una figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia di questo sport. La sua carriera, iniziata negli anni ’60, è stata caratterizzata da una passione e una dedizione senza pari, che l’hanno portata a diventare una delle allenatrici più rispettate nel panorama del volley femminile.
Avalle ha dedicato oltre cinquant’anni della sua vita alla pallavolo, contribuendo in modo significativo alla crescita e alla visibilità di questo sport, in particolare nella sua Roma.
Un percorso straordinario
Simonetta Avalle ha iniziato la sua avventura nel volley nella borgata di Tor Sapienza, dove ha dovuto affrontare una realtà in cui la pallavolo era ancora poco conosciuta.
La sua determinazione e il suo talento l’hanno portata a diventare la prima allenatrice di una squadra di Serie A proveniente da questa periferia romana. Nel 1993, ha raggiunto un traguardo storico vincendo la Coppa CEV con il Colli Aniene, un successo che ha segnato un’epoca e ha ispirato molte giovani atlete a seguire le sue orme.
Un’eredità duratura
La scomparsa di Simonetta Avalle, avvenuta a causa di un arresto cardiaco, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e lavorare con lei. La sua figura è stata fondamentale per lo sviluppo del volley femminile a Roma, dove ha ricoperto ruoli di grande responsabilità e ha formato generazioni di atlete. La FIPAV Lazio ha espresso le sue più sentite condoglianze alla famiglia, sottolineando l’importanza del suo contributo al movimento sportivo. Avalle avrebbe compiuto 75 anni il prossimo 21 aprile, un compleanno che ora assume un significato ancora più profondo per chi l’ha amata e rispettata.