Il museo della pallavolo a Perugia: un tributo alla Sirio

Inaugurato il museo della Sirio Perugia, un omaggio alla storia del volley femminile

Un nuovo spazio dedicato alla pallavolo

Il PalaBarton di Pian di Massiano, storica sede della pallavolo perugina, ha recentemente accolto un’importante novità: un museo dedicato alla gloriosa Sirio Perugia. Questo spazio espositivo non è solo un luogo di raccolta di trofei, ma rappresenta un vero e proprio tributo alla storia e ai successi della squadra di volley femminile che ha reso orgogliosa la città di Perugia.

La Sirio, con i suoi numerosi scudetti, Coppe Italia e vittorie in Champions League, ha scritto pagine indelebili nel panorama sportivo italiano ed europeo.

Il taglio del nastro e le emozioni

La cerimonia di inaugurazione, avvenuta ieri mattina, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui Francesca Orabona, figlia del compianto Alfonso Orabona, storico presidente della Sirio.

Con grande emozione, Francesca ha tagliato il nastro tricolore, accompagnata dall’assessore allo Sport Pierluigi Vossi e da alcune ex giocatrici che hanno fatto la storia della squadra. L’evento ha richiamato anche tanti tifosi, che hanno portato con sé gagliardetti e maglie storiche, creando un’atmosfera di festa e nostalgia.

Ricordi e celebrazioni

Durante l’inaugurazione, le ex giocatrici Marianna Merluzzi, Simona Gioli e Cristina Saporiti hanno condiviso i loro ricordi, esprimendo gratitudine per l’iniziativa che ha riportato alla mente momenti indimenticabili. “Ci avete fatto tornare 1 milione di ricordi”, ha dichiarato Merluzzi, sottolineando l’importanza di questo museo non solo per le ex atlete, ma anche per la città intera. Emanuele Sbano, ex membro dello staff tecnico, ha fatto sentire la sua presenza attraverso un videomessaggio, ricordando gli anni d’oro della Sirio e l’impatto che ha avuto sulla comunità.

Un regalo per la città

Alfonso Orabona, presente all’evento, ha ripercorso la storia della Sirio, partendo dalle sue origini e dal contributo fondamentale di figure come padre Aldo Falini. “Oggi mi sono tolta un peso dopo 7 anni”, ha affermato Francesca, evidenziando quanto questo progetto fosse atteso e desiderato. Il museo non è solo un luogo di esposizione, ma un simbolo di un’eredità sportiva che continua a vivere nel cuore dei perugini e degli appassionati di pallavolo.

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