Chi è Carmelo Anthony: il miglior marcatore della Nazionale americana

Carmelo Anthony è uno dei migliori giocatori di pallacanestro che hanno calcato i parquet della NBA. Famoso per essere un grande attaccante, la sua carriera è macchiata dall’assenza di un titolo vinto all’interno del suo palmares.

Chi è Carmelo Anthony

Anthony nasce a Brooklyn il 29 Maggio 1984. A soli due anni perse il padre morto di cancro, mentre a otto si trasferì con la famiglia a Baltimora. Dopo aver frequentato l’Oak Hill Academy, si iscrisse all’Università di Syracuse.

Con la canotta biancorossa giocò solo una stagione, con quasi 23 punti di media, che gli valse la chiamata al Draft del 2003. Per molti quello fu il Draft più importante di sempre, dato che vennero selezionati campioni come Wade, Bosh e Lebron James.

L’approdo in NBA: le stagioni a Denver e New York

Scelto con la terza chiamata assoluta, Melo divenne la stessa dei Denver Nuggets. Nel corso della prima stagione il nativo di Brooklyn viaggiò subito a ottime cifre, chiudendo l’anno come secondo miglior rookie della Lega, secondo solo a James.

Nelle otto stagioni in Colorado, Anthony si fece riconoscere come uno dei migliori attaccanti in circolazione. Nonostante i Nuggets riuscirono a raggiungere diverse volte i Playoff, Melo non andò mai oltre le Finali di Conference (nel 2009 contro i Lakers di Kobe Bryant).

Nel 2011 decise di non rinnovare con Denver, chiedendo di essere ceduto ai New York Knicks. Con la franchigia della Grande Mela divenne l’uomo simbolo e il leader della squadra. Decise di indossare la numero 7, abbandonando la 15 che l’aveva accompagnato nelle esperienze precedenti.

Dopo le prime due stagioni terminate con l’eliminazioni al primo turno dei Playoff e i dissidi con coach Mike d’Antoni, fu la stagione 2012-2013 la migliore coi Knicks. La squadra fu costantemente ai vertici della classifica, con Anthony che vinse il premio di miglior marcatore stagionale dell’intera NBA e chiuse al secondo posto nella corsa all’MVP. Tuttavia in postseason, dopo aver eliminato i Celtics, New York si fece eliminare da Indiana in semifinale.

La stagione successiva diede a Melo un doppio record. Uno negativo, ossia la mancata qualificazione ai Playoff per la prima volta in carriera, e uno positivo, i 62 punti contro i Bobcats. Un tale prestazione fu la più prolifica di sempre sia nella storia della franchigia sia per quanto riguarda il Madison Square Garden.

Quella e le successive tre annate videro i Knicks perdere numerose partite, senza mai qualificarsi per i Playoff. Anthony, desideroso di vincere un titolo, decise di chiedere la cessione.

Le esperienze post Knicks e la Nazionale USA

Una volta lasciata New York nell’estate 2017, Anthony entrò nella parte più buia della sua carriera. Dapprima approdò ai Thunder, dove però la sua permanenza durò appena una sola stagione. Ceduto agli Hawks, venne subito tagliato e dopo appena due settimane venne firmato dagli Houston Rockets.

In Texas ritrovò il suo vecchio coach D’Antoni, ed insieme a Harden le aspettative furono subito elevate. Tuttavia dopo appena due mesi venne messo fuori rosa, a causa dell’incompatibilità col sistema di gioco proposto dall’allenatore. Venne ceduto ai Chicago Bulls, ma con la franchigia dei tori non giocò neanche una partita e per alcuni mesi rimase senza squadra. Nel novembre 2019 ritornò in NBA firmando coi Portland Trail Blazers, con cui nel 2021 divenne il 12esimo marcatore della storia della Lega.

Nonostante non sia mai riuscito a vincere un anello NBA, Melo è il miglior marcatore della storia della Nazionale USA e il cestista più medagliato della storia dei giochi olimpici. Dopo il bronzo di Atene 2004, ha vinto tre ori consecutivi nelle successive tre olimpiadi.

Inoltre ha vinto un bronzo ai Mondiali del 2006, dove è stato inserito nel miglior quintetto della manifestazione, e un oro ai Campionati Americani di Las Vegas 2007. A livello di record è il migliore di sempre per punti segnati nel minor tempo alle Olimpiadi (37 in 14 minuti) e per punti segnati da un giocatore americano in una partita di un Mondiale (35 contro l’Italia).

Condividi

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito ai nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che hai fornito loro o che hanno raccolto in base al tuo utilizzo dei loro servizi. Visualizza dettagli