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James Harden, famoso per la lunga e folta barba che lo contraddistingue e che gli è valsa il soprannome “The beard”, il barba appunto, è uno dei cestisti più forti dell’NBA. In una lega così altamente competitiva, sempre piena di campioni, sembrerebbe eccessivo dire che Harden sia tra i più forti ma basta vedere le sue caratteristiche, il suo score e i suoi record personali per capire che non si tratta di esagerazione.
Chi è James Harden
James Harden nasce il 26 Agosto 1989 a Los Angeles. Come per tanti altri giocatori americani, la sua infanzia è tutt’altro che lineare. Il padre James Senior ebbe numerosi problemi con la droga che lo fecero andare in carcere più e più volte.
Fu la madre Monja a sostenere la famiglia, con il suo lavoro come amministratrice presso l’AT&T di Pasadena.
Oggi Harden ha un contratto faraonico: 40 milioni di dollari di solo ingaggio più 220 milioni in tredici anni come sponsorizzazione con Adidas. Guardia e playmaker adesso in forze ai Brooklyn Nets con i suoi 196 centimetri di altezza e i 100 chili di peso ha come colpi migliori del suo repertorio lo step-back, la penetrazione ed è considerato uno dei migliori di giocatori di sempre in isolamento (scelta offensiva che predilige). Nonostante la massa muscolare, che lo aiuta ad assorbire meglio i tanti contrasti subiti, è dotato di un’eleganza quasi felina. La sua straordinaria intelligenza cestistica fa sì che possa trovare con estrema facilità un compagno libero, anche quando le maglie difensive sembrano occupare tutti gli spazi. Il tiro da 3 è il suo marchio di fabbrica.
La carriera in NBA
Dopo aver giocato e studiato presso l’Artesia High School di Lakewood e l’Arizona State, venne selezionato nel 2009 dagli Oklahoma City Thunder. Harden si ritrovò in una squadra giovane e ricca di talento, dove spiccavano Russel Westbrook e Kevin Durant. Fu nella terza stagione che “il Barba” esplose completamente. Vinse il premio di “Miglior sesto uomo dell’anno”, il secondo più giovane di sempre, e diede un contributo importante alla conquista della Finals. Tuttavia i Thunder uscirono sconfitti contro gli Heat di LeBron James, con Harden che tirò con percentuali sotto la sua media stagionale.
Nell’estate del 2012 venne ceduto agli Houston Rockets. Infatti Harden sognava una squadra dove poter essere titolare. Il primo anno fu estremamente positivo, nonostante l’eliminazione al primo turno dei Playoff. Il Barba viaggiò a 26 punti di media, ottenendo anche la prima convocazione all’All Star Game NBA.
Harden divenne uno specialista delle triple doppie, aumentando costantemente il suo massimo di punti segnati. A fine 2016, in una sfida contro i New York Knicks, realizzò la tripla doppia più alta della storia della NBA con 53 punti, 17 assist e 16 rimbalzi. Tuttavia fu nel 2018 che fece realizzare numeri incredibili: con più di 30 punti segnati di media a partita venne nominato MVP della stagione.
Pur formando insieme a Chris Paul una delle coppie migliori della Lega, la corsa di Harden coi Rockets si fermò sempre massimo alle Finali di Conference. L’addio di coach d’Antoni nel 2020 e alcune divergenze con la società, lo spinsero a chiedere la cessione. Venne così ceduto ai Brooklyn Nets.
Statistiche personali
James Harden in 12 anni di carriera ha collezionato un invidiabile numero di record. MVP nella stagione 2018, insieme a Bill Walton è l’unico ad aver vinto sia l’MVP che il Sixth man of the Year. Con il Dream Team USA ha vinto la medaglia d’oro ai giochi olimpici di Londra 2012 quella ai Mondiali in Spagna 2014. Non solo: è il primo giocatore a realizzare una tripla doppia da oltre 30 punti all’esordio con una franchigia, è il primo giocatore della lega a realizzare una tripla doppia con più punti in una singola partita: ben 60. Inoltre è anche il giocatore con più triple doppie da oltre 50 punti in regular season nella storia NBA.