Dopo le ultime partite condite da punteggi monstre vien da sé chiedersi chi è Jamal Murray, il playmaker dei Denver Nuggets.
Chi è Jamal Murray
Nato in Ontario il 23 febbraio 1997 da genitori di origine giamaicana, muove i suoi primi passi nella pallacanestro già in tenera età. Dopo aver frequentato le giovanili presso il Grand River College Institute, entra nella squadra collegiale dei Kentucky Wildcats dove colleziona 20 punti, 5.2 rimbalzi e 2.2 assists con il 40.8% da oltre l’arco dei tre punti. A fine anno si dichiara eleggibile al Draft NBA 2016.
Nella notte di Brooklyn i Denver Nuggets lo chiamano con la settima scelta. Jamal entra subito nelle rotazioni di coach Malone che ora ha una pointguard pura da affiancare alla stella in ascesa Nikola Jokic. Durante i primi anni Murray si conferma un pericolo dalla lunga distanza, guadagnandosi anche il soprannome di arciere, dovuto alla sua esultanza dopo una tripla segnata.
La consacrazione
Dopo le prime due stagioni in rampa di lancio, Jamal Murray si consacra definitivamente come secondo violino dei Nuggets. Infatti, grazie a lui e a Nikola Jokic, la squadra del Colorado arriva alle finali di conference, inchinandosi solo davanti ai Los Angeles Lakers di LeBron James.
La stagione 2020-2021 inizia un po’ a rilento per l’arciere di Denver. Murray viene sommerso dalla gogna mediatica che lo addita subito come un “fuoco di paglia”. Il canadese però si fa trovare pronto. Il 20 febbraio 2021, infatti, risponde alle critiche realizzando 50 punti senza tirare nemmeno un tiro libero. Inoltre, chiude la partita tirando con l’84% dal campo (secondo solo a Wilt Chamberlain).
Denver ha puntato seriamente sulle frecce nella faretra del ragazzo canadese, fresco di firma per un quinquennale a 170 milioni di dollari.