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Pau Gasol è uno dei cestisti stranieri più forti di sempre. Non serve aver vinto tutto per essere considerato un vincente, eppure Pau questa nomea se l’è guadagnata. Vincitore di due titoli NBA con i Los Angeles Lakers, Gasol rientra tra i primi 50 marcatori dell’NBA, vantando almeno 20.000 punti, 10.000 rimbalzi, 3.500 assist e 1.500 stoppate.
Chi è Pau Gasol
Pau Saez Gasol nasce a Barcellona il 6 luglio 1980 da padre infermiere e madre medico internista. Si appassiona alla pallacanestro e, nel frattempo, porta avanti gli studi e inizia a studiare medicina all’Università di Barcellona.
Nel 1997 passa dal Cornellà, prima squadra in cui milita, alle giovanili del Barcellona. L’esordio in prima squadra arriva nel 1999, ma già dall’anno successivo si carica la squadra sulle spalle, diventando il trascinatore dei blaugrana.
Nel 2001 si rese eleggibile al Draft NBA dello stesso anno, dopo aver vinto l’MVP dell’Eurolega con i catalani. Nella notte di Brooklyn gli Atlanta Hawks lo chiamarono con la terza scelta, ma decisero di scambiarlo ai Grizzlies, che quell’anno si trasferirono da Vancouver a Memphis. Lo spagnolo si rivelò subito un punto fermo della squadra del Tennessee, vincendo il premio di Rookie of the Year. Dopo aver migliorato notevolmente le sue medie anno dopo anno, nella stagione 2003-2004 trascina i Grizzlies ai Playoffs. Pau porta Memphis in post season anche nelle stagioni successive e, nel 2005-2006, arriva la chiamata all’All Star Game.
Il primo febbraio 2008 i Los Angeles Lakers lo strappano ai Grizzlies con una trade che porta Kwame Brown, Javaris Crittenton e i diritti sul fratello di Pau (Marc Gasol) in Tennessee. Il catalano chiude la sua avventura a Memphis con 8.966 punti, 4.096 rimbalzi e 1.473 assist.
La consacrazione e i titoli
Il primo anno a Los Angeles lo vede inserirsi come punto fermo e spalla di Kobe Bryant, stella dei gialloviola. Kobe e Pau conducono i Lakers fino alle Finals NBA dove però escono sconfitti per mano degli storici rivali dei Boston Celtics. L’anno dopo Pau si prende il tanto atteso anello, vincendo le Finals per 4 gare a 1 contro gli Orlando Magic e mantenendo una doppia doppia di media. I gialloviola bissarono il titolo l’anno successivo vendicandosi in finale contro i Boston Celtics. Dopo aver disputato l’ennesima strepitosa stagione, anche Kobe Bryant – ormai amico anche fuori dal campo – lo elogiò pubblicamente.
I Lakers non si riconfermarono nelle due stagioni successive e, nel 2010, cercarono di tornare al titolo firmando Steve Nash e Dwight Howard, affidandosi alla guida Mike D’Antoni. Gasol ebbe molti problemi a integrarsi col gioco di D’Antoni e – complice il KO di Bryant – i Lakers uscirono al primo turno di Playoffs. L’anno successivo, Bryant e Nash erano spesso ai box, Howard lasciò i Lakers, D’Antoni rimase sulla panchina e Gasol continuò ad avere problemi a inserirsi nei suoi schemi offensivi. A fine anno, infatti, il catalano annunciò che non avrebbe rinnovato con la squadra californiana.
Tra Chicago e San Antonio
Il 18 luglio 2014, Pau Gasol firma un biennale (con opzione sul terzo anno) con i Chicago Bulls. Nella prima stagione nell’Illinois trascinò i Bulls ai Playoffs, uscendo al secondo turno contro. L’anno successivo, nonostante le buone medie mantenute, la squadra non si qualificò alla fase finale. Al termine della stagione, il catalano non esercitò l’opzione per il terzo anno, decidendo di testare il mercato dei free agent.
Durante l’estate firmò un altro biennale con opzione sul terzo anno con i San Antonio Spurs. Con gli speroni sperimentò un nuovo ruolo in uscita dalla panchina e aggiunse il tiro da tre al suo arsenale offensivo. Al termine della stagione successiva mostrò un calo di rendimento ed entrò in parabola discendente. Alla scadenza del contratto declinò nuovamente l’opzione sul terzo anno per rifirmare con i texani a cifre inferiori. A marzo raggiunse un accordo per un buyout con gli speroni da 2,5 milioni di dollari e uscì dal contratto.
Gli ultimi anni in NBA e il ritorno a casa
Il giorno dopo aver chiuso la sua avventura in Texas, i Milwaukee Bucks offrono a Gasol un contratto fino a fine stagione. Il catalano chiude la stagione in Wisconsin dopo sole tre settimane a causa di una frattura alla caviglia. Il 24 luglio 2019 firma un contratto annuale con i Portland Trail Blazers. La franchigia dell’Oregon lo tagliò a novembre prima ancora che potesse esordire.
Dopo più di un anno lontano dal parquet e le voci che lo vedevano vicino ad un ritorno ai Lakers, il 24 febbraio 2021 arriva la tanto attesa notizia. Pau Gasol firma un contratto con il Barcellona, dichiarando di voler chiudere la carriera dove l’aveva cominciata.
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