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Giannis Antetokounmpo è senza dubbio uno dei giocatori di basket più forti della NBA. Se si pensa che il ragazzo ha vissuto per vent’anni nella clandestinità, la stella di Giannis brilla ancora di più. Ma facciamo un passo indietro.
I genitori di Giannis Antetokounmpo si trasferirono da Lagos ad Atene nel 1991, lasciando il loro primo genito Francis con i nonni nella capitale nigeriana. Giannis, secondo dei quattro figli nati in Grecia, non ricevette però la cittadinanza greca alla nascita a causa delle leggi vigenti nel Paese. Infatti, per i primi 18 anni della sua vita, Antetokounmpo era apolide, ovvero privo di documenti, sia dalla Nigeria che dalla Grecia. La famiglia crebbe nella clandestinità nel quartiere di Sepolia, ad Atene, e Giannis e Thanasis, il fratello maggiore, iniziarono a lavorare vendendo occhiali e borse per strada.
In questo stato di precarietà, i due grandi di casa, Giannis e Thanasis, iniziano a giocare a pallacanestro e nelle squadre della periferia di Atene, tra cui proprio il Sepolia. In realtà i due non sono niente male, e nel giro di poco tempo approdano al Filathlitikos, in Serie A2. Per la legge non sono né greci, né nigeriani, eppure il fatto che non abbiano documenti passa in secondo piano. Il talento di Giannis non è nemmeno paragonabile a quello del fratello, tanto che a 18 anni il Zaragoza lo ingaggia e lo lancia nel basket europeo. La stagione di Giannis è molto buona e il greco si rende eleggibile al Draft NBA 2013.
Nella notte di Brooklyn, i Milwaukee Bucks rispettano i pronostici chiamando il greco alla scelta numero 15. Dimostrandosi fin da subito utile alla causa e con la stoffa del campione, i Bucks non ci pensando troppo ed esercitano l’opzione sul terzo anno di contratto. Giannis trascina la squadra ai Playoffs, dove però escono per mano dei Bulls. L’anno successivo, Milwaukee blinda il greco esercitando anche l’opzione sul quarto anno prevista dal contratto da rookie.
La stagione della svolta è quella 2016-2017, Giannis migliora e si ingigantisce a vista d’occhio, registrando statistiche invidiabili. Alla fine della regular season viene premiato come MVP, ovvero il giocatore migliore della lega. Anche la stagione 2017-18 inizia magnificamente per Antetokounmpo, che diventa il giocatore dei Bucks con più punti realizzati nelle prime sei partite, superando un mostro come Kareem Abdul-Jabbar. Inoltre, migliora esponenzialmente le sue statistiche, consacrandosi come uno dei migliori giocatori della lega.
Nell’estate del 2018, i Milwaukee Bucks assumono Mike Budenholzer, il coach che aveva risollevato gli Atlanta Hawks negli anni precedenti. Giannis si integra alla perfezione con il gioco dell’allenatore, facendo compiere il tanto atteso salto di qualità alla squadra. Il greco, aiutato da Khris Middleton, trascina i Bucks al primo posto ad est in regular season e vince il premio di MVP della stagione. Nella stagione successiva viene nominato MVP per la seconda volta di fila, vincendo anche il premio come miglior difensore del torneo (DPOY). In questo modo, Giannis si iscrive al club esclusivo di giocatori in grado di vincere entrambi i premi nello stesso anno: Michael Jordan, Hakeem Olajuwon, Kevin Garnett e David Robinson. I Bucks, però, anche questa volta escono ai Playoffs.
Ancora privo di un titolo NBA, la stabilità del greco in quel di Milwaukee comincia a vacillare, tanto che iniziano a girare dei rumors circa il suo rinnovo. In estate, però, la franchigia del Wisconsin acquisisce la pointguard Jrue Holiday, per dare un po’ di ossigeno al greco e aprire il campo per permettere a Giannis di esprimersi al meglio. Il greco rinnova a cifre stratosferiche, ma non delude le aspettative. La stagione 2020-2021 vede un testa a testa tra tre franchigie ad est: i soliti Bucks, i Philadelphia 76ers di Simmons e Embiid e i Brooklyn Nets di James Harden, Kevin Durant e Kyrie Irving. Chissà se sarà effettivamente l’anno dei Bucks, quel che è certo è che Giannis Antetokounmpo è il nuovo volto della NBA post LeBron James.
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