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Seconda scelta assoluta al Draft NBA del 1993, Shawn Bradley è uno dei cestisti più alti che l’NBA abbia mai visto. Statunitense, ma naturalizzato tedesco, l’ex centro dei Dallas Mavericks è rimasto paralizzato a causa di un incidente in bicicletta nel 2021.
Nato a Landstuhl, in Germania, Bradley cresce in una fattoria in periferia di Castle Dale, nello Utah. Cresciuto come mormone, fa sì che la sua fede religiosa si ripercuota sulla scelta dei soprannomi che gli vengono dati: The Stormin’ Mormon e Mormon Mantis. Si sviluppa cestisticamente alla Emery County High School di Castle Dale, dove – già alto 203 centimetri – si mette in luce. Nel 1990 attira le attenzioni di diversi college, ma sceglie la Brigham Young University, a Stalt Lake City. Nell’unico anno giocato con i Cougars stabilisce il record di stoppate in NCAA per una matricola, registrandone 177.
Alla fine della stagione 1990-1991, Bradley prende un congedo dalla BYU e decide di partire come missionario in Australia per due anni. Dopo questa parentesi, Bradley ha deciso di rinunciare ai suoi ultimi tre anni di ammissibilità NCAA e si è dichiarato eleggibile per il Draft NBA del 1993.
Si presenta al Draft del 1993 come uno dei prospetti più discussi, ma allo stesso tempo interessanti. I Philadelphia 76ers decidono di puntare su di lui e lo chiamano con la seconda scelta assoluta. Insieme alla chiamata del mormone, i Sixers firmarono in free agency il veterano Moses Malone per fargli da chioccia. La prima stagione in Pennsylvania rispecchiò in pieno quelle che erano le stime di critici e sostenitori. Bradley era un progetto incostante e tutto da costruire nella metà campo offensiva, ma era un vero muro in quella difensiva. Conclude la stagione a febbraio a causa di un infortunio alla rotula. Durante il primo anno tiene una media di 10 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate a partita, guadagnandosi un posto nel second team All-Rookie.
Abile e arruolato per la seconda stagione, di rientro dall’infortunio, Bradley gioca tutte e 82 le partite di regular season. Le statistiche di Bradley migliorano esponenzialmente, soprattutto nelle stoppate. Infatti, il mormone ne registra ben 274, stabilendo il record di stoppate in una singola stagione per un giocatore di Philly.
Nonostante un’ultima parte di stagione costellata da ottime prestazioni, Philadelphia decide di “scaricare” il mormone a causa della sua incostanza. I Sixers cedono Bradley ai New Jersey Nets in cambio di Derrick Coleman dopo solo 12 partite. Con i Nets, Bradley sembra trovare la sua dimensione, chiudendo la stagione a 12 punti, 8,1 rimbalzi e 3,7 stoppate a partita (tutti massimi in carriera).
A cavallo tra il 1995 e il 1996, Bradley si conquista un ruolo nel film Space Jam con protagonista Michael Jordan, interpretando una delle star NBA che perdono il loro talento.
La stagione 1996-97 inizia con alcune novità in casa Nets. John Calipari si siede in panchina e John Nash sostituisce Willis Reed come direttore generale. Il nuovo duo non è particolarmente incline al controverso gigante mormone e, nel tentativo di liberare un po’ di spazio salariale, lo cede ai Dallas Mavericks.
Approda in Texas a metà stagione, riuscendo ad alzare tutte le sue statistiche. La stagione successiva si apre con alcuni esperimenti per tentare di dare “un po’ di brio” all’impatto di Bradley con le partite. La scelta di farlo partire dalla panchina, in un primo momento, sembrò essere la soluzione migliore. Bradley, infatti, registrò delle statistiche molto buone in uscita dalla panca, compresa una tripla doppia da 22 punti, 22 rimbalzi e 13 stoppate. Lentamente, il minutaggio con la franchigia texana diminuisce a causa di nuovi esperimenti in panchina e alcuni infortuni che lo coinvolgono. Rimane coi Mavs fino al 2005, fornendo ai texani un’ottima difesa che – unita all’incredibile talento di Dirk Nowitzki – consentì alla franchigia di rimanere contender per i Playoffs.
Shawn Bradely concluse la sua carriera al termine del 2005 con una media di 8,1 punti, 6,3 rimbalzi e 2,5 stoppate in 23,5 minuti.
In seguito alla parte in Space Jam, dopo aver appeso le scarpe al chiodo, il gigante mormone si rende protagonista di alcune comparsate sul piccolo schermo. Inoltre, è portavoce nazionale dei Children’s Miracle Network Hospitals e ha preso parte ad altre missioni in tutto il mondo.
Il 20 gennaio 2021, Bradley è stato tamponato violentemente da un’automobile mentre andava in bicicletta vicino a casa sua, a St. George, nello Utah. L’incidente gli ha provocato una lesione traumatica grave al midollo spinale all’altezza del collo, costringendolo alla paralisi definitiva. Mark Cuban, proprietario dei Dallas Mavericks, ha pubblicato un tweet di solidarietà verso Shawn e la sua famiglia.
https://twitter.com/dallasmavs/status/1372258750757797888?ref_src=twsrc%5Etfw
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