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Spavento in casa Lakers, la squadra losangelina deve fare i conti con l’infortunio occorso a LeBron James.
L’infortunio di LeBron James
“High right ankle sprain”, una distorsione che può voler dire tutto e può voler dire niente. Di certo, una notizia che in casa gialloviola non volevano sentire.
Il dubbio e la preoccupazione avevano già preso piede quando il Re si è accasciato a terra tenendosi la caviglia destra. All’inizio del secondo quarto della partita con gli Atlanta Hawks, Solomon Hill frana addosso a LeBron James. “Fuori a tempo indeterminato” recita il comunicato con cui i Los Angeles Lakers hanno annunciato lo stop di LeBron.
Il record è ancora vivo
Nel momento in cui la caviglia del Re si è girata, il tabellino di LeBron segnava 7 punti. Un punteggio personale che ha messo in crisi il record di partite consecutive da almeno 10 punti che va avanti dal 5 gennaio 2007. Sì perché lo show deve andare avanti, e LeBron lo sa benissimo. James, infatti, ha stretto i denti e ha segnato la tripla che è valsa la doppia cifra, prima di uscire dal campo tra gli applausi virtuali dei tifosi collegati da casa.
Quello che è in pericolo è il premio di MVP della regular season NBA 2021. LeBron, infatti, si sta contendendo il premio più ambito della stagione regolare con Joel Embiid e Nikola Jokic. Certamente, vincere un altro MVP Award all’alba delle 36 primavere avrebbe tutto un altro sapore, ma di sicuro LeBron ha un’intelligenza cestistica (e non) tale da puntare molto più in alto.
A questo proposito, cosa rischiano adesso i Lakers? L’assenza di LeBron James va ad aggiungersi a quella dell’altra star della squadra, Anthony Davis.
Playoff a rischio?
I tempi di recupero del Re vanno dalle 3 settimane ai 3 mesi. Anthony Davis dovrebbe rientrare prima, ma comunque si tratta di abbandonare la squadra per un periodo significativo di tempo. Ad oggi, i Lakers occupano il terzo seed ad Ovest, con 4.5 partite di vantaggio sui San Antonio Spurs, in settima posizione, quella che delimita l’accesso diretto ai Playoff o quello per mezzo del play-in. Quello che spaventa i gialloviola è che delle 30 partite mancanti, 17 sono con squadre dal record positivo.
Il roster è lungo e Dennis Schröder e Kyle Kuzma prenderanno le redini. I Playoff, comunque, non sembrerebbero a rischio, e rischiare un rientro forzatamente anticipato non è nei programmi dei Lakers. Infatti, a differenza degli altri anni (escluso il 2020), i Playoff – come la regular season – verranno disputati in campo neutro. Non ci sarà quindi il fattore campo, né la cornice di pubblico; si tratta solo ed esclusivamente di raggiungere la post-season ed evitare accoppiamenti scomodi al primo turno.
Quel che è certo è che LeBron James conosce il fatto suo e sa quando e come è meglio tornare a giocare per vincere ancora.
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