Da quel che trapela dalle ultime indiscrezioni, i Toronto Raptors non sono intenzionati a cedere Kyle Lowry a meno che non ci sia una richiesta di trade. Il playmaker, anima e cuore dei Raptors dell’anello 2019, è infatti uno dei nomi più ricercati sul mercato.
Kyle Lowry nasce e cresce in uno dei quartieri più malfamati di Philadelphia, in condizioni davvero difficili. I genitori si separarono quando lui era bambino e il padre abbandonò la famiglia. La mamma e la nonna crebbero da sole Kyle, suo fratello e i suoi 3 cugini. Kyle cresce in povertà, ma con una grande passione per la pallacanestro. Dopo aver giocato per la Cardinal Dougherty High School di Philadelphia, l’Università di Villanova lo accoglie a braccia aperte e gli affida la regia dei Villanova Wildcats. Dopo un solo anno di college si dichiara eleggibile al Draft NBA 2006.
I Memphis Grizzlies lo chiamano con la 24esima scelta al primo giro, ma la stagione d’esordio non è certo quello che ci si aspettava. Kyle cade male fratturandosi un polso e chiudendo la stagione dopo sole 10 partite disputate. Dopo un anno di crescita professionale e cestistica, nella stagione 2008-2009 rompe i rapporti con la franchigia che scelse di affidare la squadra all’amico Mike Conley.
Nel febbraio 2009 viene ceduto agli Houston Rockets, con i quali disputa per la prima volta i Playoffs e conquista la starter lineup. La stagione 2011-2012 si apre molto bene per il nativo di Philadelphia, che però è costretto a saltare buona parte di stagione per un’infezione batterica e viene rimpiazzato da Goran Dragic. Con lo sloveno in cabina di regia Houston non fa male e la franchigia decide di privarsi di Lowry per abbassare il tetto salariale.
L’11 luglio 2012 i Rockets lo cedono ai Toronto Raptors in cambio di Gary Forbes e una scelta (Houston, avrete un problema). I Raptors, che stanno facendo rebuilding offrono a Lowry una posizione di leadership nello spogliatoio e la titolarità fissa in campo. La mossa dei canadesi funziona e, complice l’esplosione di DeMar DeRozan, i Raptors diventano una delle squadre più temibili ad est. Lowry chiude la stagione con 17,9 punti, 7,4 assist e 4,7 rimbalzi durante la stagione regolare e 21,1 punti, 4,7 assist e 4,7 rimbalzi durante i playoff (dove i Raptors escono contro i Nets). Grazie alla buonissima stagione, Lowry diventa uno dei free agent più ambiti dal mercato, attirando le attenzioni di Heat e Rockets (mi sa che hanno capito). Il 10 luglio 2014, Kyle Lowry decide di firmare un quadriennale con i Toronto Raptors.
Lowry continua a macinare ottime prestazioni e trascinare i Raptors ai Playoffs, dove però non riescono mai ad imporsi. Nella stagione 2014-2015 si guadagna la convocazione al suo primo All Star Game. Inoltre, registra la sua settima tripla doppia in carriera e regala ai Raptors un record di franchigia di 49-33. Nella stagione dell’ultimo anno di contratto, torna da un’assenza per infortunio di 18 partite e trascina i Raptors fino ai Playoffs, dove però si sloga una caviglia al secondo turno. A fine anno decide di non esercitare l’opzione sull’anno successivo, diventando nuovamente free agent.
Il 7 luglio 2017 Lowry firma nuovamente con i Toronto Raptors, ma questa volta le cifre sono monstre. Triennale da 100 milioni complessivi per l’ex Villanova. Le attese non vengono deluse e Lowry supera gli 11 mila punti in carriera, ma i Raptors uscirono contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James.
Nell’estate successiva, i Raptors cedono DeMar Derozan ai San Antonio Spurs in cambio di Kawhi Leonard. L’impatto dell’ex Spurs sulla franchigia canadese è sensazionale e Lowry condivide perfettamente la leadership con il numero 2. Arrivati ai Playoffs come seconda potenza ad est della regular season, i Raptors spazzano via i Bucks di Giannis Antetokounmpo approdando in finale contro i Golden State Warriors. I Toronto Raptors, trascinati da Lowry e Leonard chiude a sorpresa la pratica Warriors in 6 gare, decretando la fine dell’era Golden State e portando il primo titolo NBA alla franchigia canadese.
L’anno successivo Leonard cambia aria, firmando con i Los Angeles Clippers, ma i Raptors non sembrano accusare il colpo. Appoggiato da Pascal Siakam, Lowry trascina Toronto ai Playoffs nella bolla di Orlando, uscendo però al secondo turno contro i Celtics. Iniziano a circolare delle voci sulla possibile fine di un ciclo, e Toronto sembra intenzionata a ripartire da Siakam. Kyle Lowry entra in ottica trade ma comincia comunque la stagione 2020-2021 con la casacca canadese. La stagione si apre male per i Raptors che annaspano per conquistare un posto fra le prime 8 ed est. Lowry, costretto ai box da alcuni lievi infortuni, viene sempre più spesso accostato ad altre franchigie in cerca di pedine da contender.
A ormai meno di 24 ore dalla chiusura della finestra degli scambi, il playmaker nativo di Philadelphia sembra interessare a quasi tutte le contender della Lega. Con i Miami Heat pronti ad affondare il colpo per provare a contrastare la potenza di Philadelphia e Brooklyn.
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