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Anche quest’anno la NBA trade deadline ha portato dei cambiamenti considerevoli nella Lega più amata dagli spettatori della pallacanestro. Certo, niente a che vedere con la mole di cestisti mossa negli scorsi anni, ma comunque ci sono stati capolavori e disastri.
NBA trade deadline: tutti gli scambi
In quella che sicuramente non è la trade deadline più entusiasmante della storia, ci sono state diverse novità e anche qualche sorpresa. Infatti, Adrian Wojnarowski e Shams Charania – insider NBA – ci hanno tenuto sulle spine fino all’ultimo minuto.
La magia di Pat Riley
Prima di cominciare qualsiasi capoverso bisogna tirarsi giù il cappello davanti a sua maestà Pat Riley. Dopo aver ceduto pochi giorni fa Meyers Leonard, finito nell’occhio del ciclone dopo le accuse antisemite, il numero 1 dei Miami Heat – che da anni stupisce per il suo enorme fiuto per gli affari – ha completato l’ennesimo capolavoro. Miami, infatti, ha impacchettato Avery Bradley, Kelly Olynyk e una scelta al 2022 per un signor giocatore come Victor Oladipo, in rotta con i Rockets. Ma non è finita qui, Riley spedisce due ruderi per rendimento e infortuni come Moe Harkless e Chris Silva ai sempre generosi Sacramento Kings, che in cambio regalano Nemanja Bjelica.
Insomma niente Kyle Lowry ai Miami Heat, ma giù il cappello per Pat Riley, che al 99% firmerà anche LaMarcus Aldridge, free agent dopo il buyout con i San Antonio Spurs. Il tutto, tra l’altro, senza rinunciare a Tyler Herro e Duncan Robinson.
Orlando verso la ricostruzione
Gli Orlando Magic decidono di ricostruire. Buona scelta considerando inverosimile l’inversione di rotta a e difficilissimo trattenere i giocatori. Si parte con il botto: l’uomo franchigia Nikola Vucevic e Al-Farouq Aminu ai Chicago Bulls in cambio di Otto Porter, Wendell Carter jr e due scelte ai prossimi Draft. Orlando però non si ferma e spedisce Evan Fournier ai Boston Celtics (generando 17 milioni di trade exception) in cambio di due scelte e Jeff Teague, tagliato poco dopo.
Aaron Gordon si accasa ai Denver Nuggets insieme a Gary Clark, ai Magic Gary Harris, RJ Hampton e una prima scelta. I Nuggets rimpiazzano quindi il buco lasciato in off-season da Jerami Grant (a me non sembra ma queste le loro parole).
Kyle Lowry rimane
I Toronto Raptors ringraziano per l’interessamento “ma anche no grazie”, Kyle Lowry rimane in Canada. I Raptors, fino all’ultimo in trattativa con gli Heat, avevano richieste ben specifiche per il playmaker. Lowry terminerà quindi la stagione con la franchigia canadese e, verosimilmente, sarà oggetto di sign and trade durante la off-season.
Toronto comunque inizia a fare spazio per l’imminente ricostruzione: Norman Powell si accasa ai Portland Trail Balzers in cambio di Rodney Hood e Gary Trent (ottimo giovane). Ceduti anche Terence Davis e Matt Thomas a Sacramento e Utah in cambio di due seconde scelte.
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I Thunder monopolizzano i prossimi Draft
In una trade a tre squadre, gli Oklahoma City Thunder cedono George Hill ai Philadelphia 76ers in cambio di Tony Bradley e due seconde scelte (2025 e 2026). La terza squadra coinvolta sono i New York Knicks, che rilevano Terrance Ferguson e la seconda scelta 2021 dai 76ers e spediscono Austin Rivers a OKC per Vincent Poirier. I Knicks, inoltre, mandano Iggy Brazdeikis ai Philadelphia 76ers.
Piccola spiegazione del titolo del paragrafo: ad oggi, gli Oklahoma City Thunder possiedono 34 scelte spalmate nei prossimi 7 Draft NBA.
I nuovi Denver (big) Nuggets
Dopo l’arrivo delle due ali grandi Aaron Gordon e Gary Clark in cambio di due esterni (Harris e Hampton), i Nuggets riabbracciano anche il centro JaVale McGee in cambio di Isaiah Hartenstein (giocava?). I lunghi ora in casa Nuggets sono 10, si prevedono quintetti alti in quel di Denver.
Chicago si attrezza per i Playoffs
Intenzionata a trattenere Zach Lavine, i Chicago Bulls hanno sfruttato la trade deadline per garantire alla propria stella un contorno degno dei Playoffs. Dopo Nikola Vucevic e l’esperienza di Aminu, la franchigia dell’Illinois imbastisce uno scambio con i Washington Wizards. Nella Capitale vanno Daniel Gafford e Chandler Hutchinson, mentre alla corte di Donovan arrivano Troy Brown e Mo Wagner. Quest’ultimo, in seguito, viene spedito ai Boston Celtics in cambio di Daniel Theis.
Rajon Rondo ai Los Angeles Clippers
I Los Angeles Clippers, in cerca di una pointguard (da due anni) acquistano Rajon Rondo dagli Atlanta Hawks in cambio di Lou Williams e due seconde scelte. Diciamo non proprio la mossa che ci si aspettava, considerando Lonzo Ball sul mercato.
Drummond diventa free agent
Arriva anche la notizia che ci si aspettava, Andre Drummond esce dal contratto con i Cleveland Cavaliers. Ora è testa a testa tra Brooklyn Nets e Los Angeles Lakers, intenzionate a trovare un corpo da opporre a Joel Embiid. Sullo sfondo i Celtics.
Scambio Kings-Pistons
In quello che assume le sembianze dello scambio più “inutile” della giornata, i Pistons mandano Delon Wright ai Kings in cambio di Cory Joseph e due seconde scelte.
JJ Redick e Nick Melli ai Mavericks
Sul gong dell’NBA trade deadline, i Dallas Mavericks aggiungono due tiratori alla corte di Luka Doncic. JJ Redick e il nostro Nicolò Melli approdano quindi a Dallas, mentre James Johnson, Wes Iwundu e una seconda scelta partono per New Orleans.