Torneo play in Nba: come funziona e tutte le regole

Per la prima volta nella sua storia, quest’anno, l’NBA giocherà nel suo formato esteso. Dal 18 al 21 maggio, alcune squadre NBA proveranno a guadagnarsi l’accesso ai playoffs attraverso il torneo play-in: ecco come funziona.

Il torneo play-in in NBA: come funziona

Sperimentato l’anno scorso nella bolla di Orlando, la Lega ha implementato questo formato quasi inedito per rendere più incerta la corsa ai playoffs e aumentare il numero delle partite, diminuito da 82 a 72 a causa Covid.

Le regole

In entrambe le Conference, la Eastern e Western, le squadre che al termine della regular season, quindi fino al 16 maggio, si classificheranno dalla settima alla decima posizione, si sfideranno in un torneo a eliminazione semi-diretta.

La settima qualificata giocherà contro l’ottava, mentre la nona contro la decima. Alla settima basterà vincere una sola partita, mentre l’ottava dovrà battere la settima due volte per passare. La vincente si qualificherà come testa di serie numero 7 nei tabelloni playoffs NBA. La nona e la decima si affronteranno invece in gara secca. La vincente giocherà poi contro la perdente tra settima e ottava, per ottenere il posto di testa di serie numero 8.

Per questo motivo, la settima qualificata di ogni Conference dovrà vincere una sola partita, cosi come l’ottava nel caso in cui perdesse subito il primo match. La nona e la decima dovranno invece vincere almeno due partite. Le due squadre che usciranno perdenti dai play in, accedono alla lottery per il draft come squadre non qualificate ai play off.

Questo formato è chiamato “sistema Paige McIntyre”, un sistema che assegna una percentuale di vittoria maggiore alle teste di serie con una posizione più alta nel tabellone. Inoltre, l’NBA calcolerà le teste di serie in base alla percentuale di vittorie, perché alcune squadre rischiano di terminare la regolar season senza aver giocato tutte le partite a causa Covid.

I vantaggi e le reazioni dei protagonisti

Questo genere di torneo, oltre ad allungare la stagione con più partite e garantire alla Lega più introiti, sembra proporre un sistema più equilibrato. Le squadre protagoniste di una stagione non all’altezza avranno la possibilità di rifarsi in due partite. Al tempo stesso anche chi ha fatto una buona annata non potrà adagiarsi troppo sugli allori. In questo modo si avranno gare più combattute e più competitività.

Non tutte le reazioni dal mondo NBA sono state entusiaste. Fuoriclasse come Lebron James e Luka Doncic hanno già espresso il loro disappunto per questo nuovo tipo di formato.

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Tag: nba
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