“L’Olimpiade? E’ un’altra cosa. E si è campioni solo se si partecipa a un’Olimpiade. Qualcuno si offende? Non mi interessa”. Parla chiaro Gianni Petrucci ai microfoni di ‘LaPresse’, alla vigilia del torneo di basket maschile di Tokyo 2020 che vede al via, tra le altre, anche la Nazionale di Meo Sacchetti, che ritrova i Cinque Cerchi dopo 17 anni.
“Ora che siamo arrivati qui vogliamo andare avanti – spiega il presidente di Federbasket -. Certo, abbiamo davanti colossi come la Nigeria che ha otto giocatori Nba, l’Australia che punta a una medaglia e la Germania che è al nostro livello ma sono rimaste a casa delle squadre fortissime”.
Il numero uno del basket italiano torna poi sulla cerimonia d’apertura e sulle emozioni che è stata in grado di regalare. “Galinari, Melli, e il nostro piccolo Mannion che ha la mamma di Ostia eranno commossi, mi spiace che non abbiamo potuto sfilare i tecnici perché Meo Sacchetti ci teneva tanto”.
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