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Un uomo dedicato allo sport
Sandro Crovetti, ex dirigente e giornalista, si è spento all’età di 65 anni, lasciando un’eredità indelebile nel mondo della pallacanestro italiana. Avrebbe compiuto 66 anni il giorno di Natale, ma il destino ha deciso diversamente.
La sua vita è stata caratterizzata da una passione incondizionata per il basket, che ha coltivato sin dai suoi inizi nella Pallacanestro Reggiana, la squadra della sua città natale. Crovetti ha dedicato gran parte della sua carriera a promuovere e sviluppare il basket, diventando un punto di riferimento per molti.
Il cordoglio della comunità sportiva
La notizia della sua scomparsa ha suscitato un’ondata di cordoglio tra i colleghi e gli appassionati di sport. Il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, ha espresso le sue condoglianze, sottolineando l’importanza di Crovetti per il mondo dello sport reggiano. «Ci stringiamo ai familiari in questo momento di dolore profondo», ha dichiarato Massari, evidenziando il legame speciale che Crovetti aveva con la sua città, anche durante gli anni trascorsi lontano da essa. La sua figura è stata un faro per molti giovani atleti e dirigenti, che hanno trovato in lui un mentore e un esempio da seguire.
Un riconoscimento meritato
Nel 2009, Crovetti ha ricevuto il premio Reverberi, un riconoscimento prestigioso per il suo contributo al basket italiano. Questo premio è solo una delle tante attestazioni di stima che ha ricevuto nel corso della sua carriera. La Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) ha ricordato Crovetti come un giornalista appassionato e competente, che ha sempre messo il bene del basket al primo posto. Il presidente della FIP, Giovanni Petrucci, ha disposto che si osservi un minuto di silenzio su tutti i campi di serie A nel fine settimana, un gesto che testimonia il rispetto e l’affetto che il mondo del basket nutre per lui.