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Una vittoria che fa morale
Dopo un periodo difficile, caratterizzato da quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, l’Olimpia Milano ha finalmente ritrovato il sorriso. Il successo per 105-90 contro Trapani, avvenuto nel posticipo del dodicesimo turno della Serie A 2024-2025, rappresenta un’importante boccata d’ossigeno per i meneghini.
Questo risultato non solo interrompe la striscia negativa, ma consente anche alla squadra di avvicinarsi alla qualificazione per le Final Eight di Coppa Italia, un obiettivo fondamentale per la stagione.
Il cammino verso le Final Eight
Con tre giornate ancora da disputare nel girone d’andata, l’Olimpia Milano si trova in una posizione favorevole.
Attualmente, i campioni in carica occupano l’ottava posizione, superando Treviso e mantenendo il passo di Trieste e Tortona. Il bilancio di 7 vittorie e 5 sconfitte è un segnale positivo, che fa ben sperare per il prosieguo della stagione. Dall’altra parte, Trapani, neopromossa, si dimostra competitiva, attualmente terza in classifica con 9 vittorie e sole 3 sconfitte, un risultato che conferma la solidità della squadra siciliana.
Un terzo quarto decisivo
Il match disputato al Forum di Assago ha visto un inizio equilibrato, con Milano in vantaggio di soli tre punti all’intervallo (50-47). Tuttavia, è stato nel terzo quarto che i padroni di casa hanno preso il controllo della partita, realizzando un parziale di 31-16 che ha messo in difficoltà Trapani. La prestazione offensiva dell’Olimpia è stata trascinata da Nikola Mirotic, autore di 29 punti, e Shavon Shields, che ha contribuito con 22 punti. Anche Ousmane Diop, Nenad Dimitrijevic e Leandro Bolmaro hanno fornito un apporto significativo, dimostrando la profondità del roster meneghino.
Le statistiche parlano chiaro
Le percentuali al tiro dell’Olimpia Milano sono state eccezionali, un fattore chiave per il successo. Mirotic ha chiuso con un 5/9 da tre punti, mentre Shields ha realizzato 4/6 dall’arco. Dall’altra parte, Trapani ha visto tre dei suoi giocatori superare i 20 punti, con Alibegovic, Notae e Galloway che hanno cercato di tenere viva la speranza per la loro squadra. Tuttavia, la solidità difensiva di Milano ha fatto la differenza, permettendo ai meneghini di gestire il vantaggio negli ultimi dieci minuti di gioco.
