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Un incontro che cambia tutto
Nel 2023, la vita di Steven Morla Valdez, un quattordicenne appassionato di basket, ha preso una piega inaspettata. Fino a quel momento, il suo amore per il gioco si era limitato a seguire le partite della Germani con suo zio Gigi.
Tuttavia, un incontro casuale nel parcheggio del PalaLeonessa ha aperto le porte a una nuova avventura. Luca Savardi Danesi, presidente dell’associazione Icaro e anch’egli in sedia a rotelle, ha avvicinato Steven e gli ha proposto di provare il basket in carrozzina.
Quella proposta, inizialmente accolta con curiosità, si è rivelata un’esperienza trasformativa.
La scoperta di una nuova passione
Steven, che conosceva a malapena l’esistenza del basket in carrozzina, ha deciso di accettare la sfida. La sua prima esperienza sul campo è stata caratterizzata da un mix di emozioni: dall’incertezza alla gioia pura. Con ogni tiro e ogni passaggio, ha scoperto non solo un nuovo sport, ma anche una comunità accogliente e solidale. Il basket in carrozzina non è solo un’attività fisica, ma un’opportunità per costruire legami e sviluppare abilità sociali. Steven ha trovato un nuovo modo di esprimere la sua passione per il gioco, sentendosi parte di qualcosa di più grande.
Il basket in carrozzina: un fenomeno in crescita
Negli ultimi anni, il basket in carrozzina ha guadagnato sempre più attenzione e popolarità. Le associazioni sportive stanno lavorando attivamente per promuovere questo sport, offrendo opportunità a giovani atleti come Steven. Le competizioni si stanno moltiplicando e i team stanno emergendo in tutto il paese, creando un ambiente competitivo e stimolante. Inoltre, il basket in carrozzina è un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle capacità delle persone con disabilità, dimostrando che lo sport è per tutti. La crescita di questo movimento è un segnale positivo per l’inclusione e l’uguaglianza nello sport.