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Una comunità in lutto
La città di Pordenone è in lutto per la scomparsa di due figure emblematiche che hanno contribuito in modo significativo alla vita sociale e sportiva della comunità. La dottoressa Antonella Piccinin, medico di base molto conosciuta, e Andrea Pavan, primo allenatore del Torre Basket, ci hanno lasciato, lasciando un vuoto incolmabile tra i loro pazienti e gli sportivi.
Il ricordo della dottoressa Piccinin
Antonella Piccinin è deceduta all’età di 54 anni all’hospice della via di Natale, dopo una lunga battaglia contro una malattia. La sua carriera professionale è iniziata nel 1998, anno in cui si è laureata a Trieste.
Da allora, ha dedicato la sua vita alla medicina, diventando un punto di riferimento per molti cittadini. I commercianti della zona la ricordano come una donna “molto bella, sempre sorridente e serena”, un sentimento condiviso anche dal presidente dell’Ordine dei medici di Pordenone, Guido Lucchini, che ha sottolineato il suo impegno e la sua passione per la professione.
La carriera di Andrea Pavan
Andrea Pavan, nato il , ha avuto una carriera sportiva di grande successo. Da cestista, ha militato in squadre storiche come Romolo Marchi e Edera, per poi diventare allenatore. La sua esperienza come coach del Torre Basket è iniziata nel 1982 e ha continuato fino alla stagione ’87/’88. Pavan ha guidato le giovanili della Postalmobili, ottenendo risultati straordinari e formando giovani talenti che hanno fatto la storia del basket pordenonese. La sua dedizione e il rispetto che ha sempre ricevuto dalla comunità sportiva rimarranno impressi nella memoria di tutti.
Un’eredità duratura
La scomparsa di Antonella Piccinin e Andrea Pavan rappresenta una grande perdita per Pordenone. Entrambi hanno lasciato un’eredità che va oltre la loro professione. La dottoressa Piccinin ha toccato le vite di molti pazienti, mentre Pavan ha ispirato generazioni di giovani atleti. La comunità si stringe attorno ai familiari, esprimendo il proprio cordoglio e riconoscendo il contributo inestimabile che queste due persone hanno dato alla città. La loro memoria vivrà nei cuori di chi li ha conosciuti e apprezzati.