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Una partita difficile e un avvio da rivedere
La sconfitta dell’Olimpia Milano contro la Virtus Bologna ha segnato la conclusione della stagione di EuroLeague per la squadra di Ettore Messina. In sala stampa, il coach ha espresso il suo disappunto per l’andamento della partita, sottolineando come l’inizio sia stato determinante.
“Abbiamo iniziato nuovamente ad handicap, loro sono stati molto aggressivi e fisici. Il primo quarto ha deciso la partita”, ha dichiarato Messina, evidenziando la necessità di un approccio migliore fin dai primi minuti.
Le difficoltà legate agli infortuni
Un altro aspetto critico evidenziato da Messina riguarda le condizioni fisiche dei suoi giocatori.
In particolare, l’infortunio di Shields, che potrebbe tenerlo lontano dal campo per un mese, ha complicato ulteriormente la situazione. “Un altro infortunio agli adduttori, se va bene sta fuori un mese”, ha affermato il coach, mettendo in luce le difficoltà di gestire una squadra già provata da assenze e infortuni. La mancanza di un roster completo ha influito negativamente sulle prestazioni, rendendo difficile mantenere un livello di gioco costante.
Una stagione altalenante e le scelte tattiche
Messina ha anche riflettuto sulla stagione di EuroLeague, definendola caratterizzata da alti e bassi. “Abbiamo vinto belle partite e buttato via altre. Non siamo mai riusciti a giocare al completo”, ha commentato. La strategia adottata, che ha visto l’utilizzo di lunghi atipici come LeDay e Mirotic, ha funzionato in alcune occasioni, ma ha mostrato i suoi limiti nel lungo periodo. “Dobbiamo vedere cosa fare”, ha aggiunto, lasciando intendere che ci saranno cambiamenti da considerare per il futuro.
La preparazione delle partite e le scelte di quintetto
Infine, Messina ha sollevato interrogativi sulla preparazione delle partite e sulla scelta dei quintetti. “Non ho una risposta”, ha ammesso riguardo ai parziali iniziali che hanno caratterizzato molte delle partite della stagione. La ricerca di una maggiore fisicità e l’adozione di un quintetto classico non hanno portato ai risultati sperati. “Forse anche le partite non sono state preparate bene, perché quello che andava bene a gennaio o febbraio, forse ora non va più bene”, ha concluso, lasciando aperta la questione su come migliorare in vista delle prossime sfide.